Sala delle Lapidi, i conti ai raggi X | Rimborsi e stipendi dei consiglieri - Live Sicilia

Sala delle Lapidi, i conti ai raggi X | Rimborsi e stipendi dei consiglieri

Quasi 400mila euro l'anno, tanto ha finora pagato il comune di Palermo per 19 dei suoi consiglieri.

PALERMO - i numeri
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PALERMO – Quasi 400mila euro in un anno, che però potrebbero diventare molti di più. Ecco quanto “costa”, al comune di Palermo, rimborsare ai datori di lavoro privati gli stipendi dei propri consiglieri comunali, a cui vanno aggiunti altri 6mila euro circa per il rimborso benzina di chi è residente fuori città. I dati si riferiscono agli ultimi dodici mesi, ovvero da settembre 2013 a settembre 2014, e riguardano solo 19 inquilini di piazza Pretoria su 50.

La legge, infatti, prevede che il Comune debba rimborsare alla ditta lo stipendio del dipendente che è anche consigliere nel giorno in cui si assenta per motivi istituzionali dal proprio luogo di lavoro: un meccanismo creato per evitare che l’incarico di consigliere, svolto a beneficio della collettività, danneggi un’impresa o che un dipendente privato debba temere il licenziamento se viene eletto. Il datore di lavoro ha diritto ad aver risarcita la giornata “lorda” (comprensiva cioè di tutto, anche di oneri contributivi, tredicesima e se prevista quattordicesima) nel caso in cui venga anche solo convocato il consiglio comunale, o nel caso in cui si tenga la commissione consiliare (cosa che avviene quasi tutti i giorni). La cosa vale però per i privati (mentre le amministrazioni pubbliche non economiche non hanno diritto a rimborsi) e i datori di lavoro hanno cinque anni a disposizione per chiedere i rimborsi. Una questione a volte spinosa, che lo scorso portò Rita Vinci ad autosospendersi dal Mov139 salvo poi rientrare in gruppo, dopo che una verifica del Segretario generale ha certificato la regolarità dei rimborsi.

Ma andiamo ai numeri. Da settembre a dicembre del 2013 erano in 18 i datori di lavoro dei consiglieri ad avere “diritto” al rimborso, ma di questi tre non hanno presentato ancora richiesta: l’Anfe per Francesco Bertolino e Giovanni Geloso, Montepaschi di Siena per Paolo Caracausi, La Rinascente per Luisa La Colla. Giuseppe Milazzo, dipendente Amia, dal 3 aprile è deputato all’Ars. I numeri vanno però letti con attenzione: nei totali sono comprese tredicesime e quattordicesime (quando previste) e non sempre tutti gli ultimi quattro mesi del 2013, peraltro il singolo valore per mese può variare. Il rimborso più alto va alla Uisp per Rosario Filoramo con 27.225,66 euro; seguono la Sicurtransport per Salvatore Finazzo con 27.167,48; la Sira-El Deseo per Rita Vinci con 24.249,37 euro; la Fenalca-Ampi per Mimmo Russo con 24.067,51 euro; Tgs per Massimo Pullara con 23.947,69 euro; la Bnl per Filippo Occhipinti con 18.675,36 euro; l’Amat per Orazio La Corte con 15.557,67 euro; la Barbaro job consulting per Pierpaolo La Commare con 13.426,13 euro; la Rap per Maurizio Lombardo con 11.605,57; la Rap per Giuseppe Federico con 10.472,8 euro; Telecom per Carlo Di Pisa con 9.715,06 euro; Sicilia Bella per Alessandro Anello con 7.825,23 euro; Ismett per Tony Sala con 2.822,4 euro. In totale 216.757,93 euro.

Da gennaio a settembre 2014, invece, i datori di lavoro passano a 19: si aggiunge la Easy Life Group che nel maggio 2014 ha assunto Loris Sanlorenzo. Non risultano pervenute le richieste di rimborso dell’Anfe, di Montepaschi, di Uisp, di Bnl, di Ismett e di El Deseo. E’ in lavorazione quella di Sicilia Bella, mentre risultano sospese per errori quelle de La Rinascente e dell’Amat. Da gennaio a settembre (senza quindi tredicesima ed eventuale quattordicesima) la Sicurtransport ha ricevuto 39.268,13 euro, l’Ampi 37.983,35 euro, Tgs 21.349,34 euro, la Easy Life Group 19.980,35 euro, Telecom 12.381,08 euro, la Rap per Lombardo 10.985,92 euro e per Federico 8.624,7 euro e la Barbaro job consultino 10.198,26 euro. In totale 160.771,09 euro.

Concludiamo con i rimborsi benzina. Da settembre a dicembre 2013 li hanno chiesti Pia Tramontana (2.041,45 euro), Rita Vinci (442,17 euro) e Salvatore Finazzo (430,31 euro), ovvero 2.913,92 euro in totale. Da gennaio a settembre 2014 finora li ha chiesti solo Pia Tramontana (3.048,84 euro).

LE REAZIONI
“Qualcuno l’anno scorso mi chiese se il piccolo scandalo che coinvolse la consigliera Vinci sui rimborsi comunali per le assenze dal posto di lavoro avrebbe sortito qualche effetto. Sicuro del fatto che la legge consente tutto ciò, come poi confermato dal Segretario Generale del Comune, risposi che nutrivo qualche dubbio, ma che magari qualcuno non ci avrebbe dormito la notte. Che magari, con uno scatto d’orgoglio e guardando le condizioni di questa città, qualcuno si sarebbe posto il problema scegliendo di tornare al posto di lavoro quando non si è a Palazzo delle Aquile, anche se questa legge trasforma 5 minuti di consiglio comunale o commissione in un’assenza giustificata per tutto il giorno. D’altra parte la legge Monti non è stata recepita solo in Sicilia. E invece, leggendo il resoconto su Live Sicilia, nessuna inversione di rotta, la Vinci continua a richiedere mega rimborsi (una media di 6000 euro al mese per la ditta di famiglia), La Corte, che ancora oggi sostiene di non capire il perché di quelle cifre (43000 mila euro nel 2013), non mi pare abbia chiarito la sua posizione, e altri come Mimmo Russo (assunto dopo le elezioni a più di 4500 euro al mese) o Rosario Filoramo dipendente di un’associazione per lo sport (qualcosa come 55000 euro l’anno), e tanti altri sui quali si potrebbero spendere due parole, visto che tutti insieme pesano nelle tasche dei palermitani per centinaia di migliaia di euro. Lo scenario quindi è lo stesso? Certo che no, se la legge lo permette siamo in una botte di ferro, e infatti ecco una new entry, il consigliere Luigi Loris Sanlorenzo (in quota Pd), il quale dal 15 maggio di quest’anno è stato assunto dalla Easy Life Group di Roma a tempo indeterminato (fonte sito del Comune di Palermo), e al quale abbiamo corrisposto 2.700 euro per le sue assenze dei primi 15 giorni di maggio, e la bellezza di 5.560 euro per quelle di giugno e più di 6000 per luglio (determinazioni dirigenziali pubblicate in albo pretorio). Già suona strano che una ditta o una società impieghi qualcuno che ricopre una carica istituzionale e di logica uno che, come si evince dalla corposità dello stipendio, farà certo tante assenze al lavoro. Ma è anche vero che un privato sceglie come spendere i propri soldi e chi assumere. Così come è vero che a nessuno è vietato trovare impiego durante un mandato politico, anzi personalmente mi complimento con lui per aver trovato lavoro all’età di 58 anni, a tempo indeterminato e con uno stipendio manageriale, è l’esempio vivente che trovare lavoro ad una certa età non è una chimera. Certo, lui è uno dei pochi fortunati e bravi, assunto a maggio 2014 come Capo Ufficio Stampa dopo aver conseguito la tessera dell’Ordine dei Giornalisti tre mesi prima, non è da tutti (dati visionabili sul curriculum personale). Ma la legge lo consente, ricordiamolo sempre questo aspetto. Questi signori non stanno commettendo nessun reato, sia chiaro, però i soldi sono nostri, quindi non solo è giusto sollevare il problema, ma è anche assolutamente necessario capire se sono soldi spesi bene. Quindi dando per scontato che stipendi così corposi equivalgano a tutto un mese passato in Comune, qual è stato il ritorno per la città? Ascoltando la gente e girando per la città ho serie difficoltà nel pensare ad un consiglio comunale iperattivo. Tranne che per approvare tasse o mozioni urgenti senza una effettiva urgenza non mi pare di cogliere l’aspetto laborioso, io vedo un consiglio comunale fermo, impantanato, lontano dalle esigenze dei cittadini. Ma questo è un mio giudizio personale, quello della città arriverà tra qualche anno. Non me ne vogliano i consiglieri che ho citato, non ho nulla di personale ne con Sanlorenzo e tantomeno con gli altri, ma lasciando stare ciò che vi è consentito, vi sentite con la coscienza a posto guardando in faccia chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese? Vi sentite politicamente corretti verso chi vi ha votato? Vi sentite credibili quando parlate di nuova politica?”. Lo si legge in una nota di Marcello Robotti, Vicepresidente di VivoCivile.

“Io sono stato invitato da questa azienda romana e nel dubbio se questo potesse rappresentare qualche problema ho interrogato il Segretario Generale, che mi ha risposto formalmente che non c’erano motivi ostativi e che potevo accettare. Ho accettato soltanto dopo, non faccio l’impiegato, sono responsabile per lo sviluppo nella Sicilia occidentale, il mio lavoro non è collegato a una presenza fisica. Il mio è un lavoro apicale che svolgo attraverso relazioni, anche di sabato, è un lavoro manageriale e non impiegatizio. La mia assunzione è dovuta a lungo curriculum trentennale, la tessera da giornalista è solo l’ultimo tassello. Il mio curriculum è consultabile sul sito del Comune (clicca per aprirlo, ndr)”. Lo dice Loris Sanlorenzo (Pd).


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