Il Tar accoglie il ricorso dell'Inda | La Regione dovrà pagare - Live Sicilia

Il Tar accoglie il ricorso dell’Inda | La Regione dovrà pagare

L'ex assessore Michela Stancheris

L’Inda aveva presentato ricorso per chiedere un decreto ingiuntivo dopo che l’assessorato regionale al Turismo della Regione Sicilia aveva avviato le procedure di revoca dei finanziamenti.

Accolto il ricorso
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PALERMO- L’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Sicilia dovrà pagare all’Istituto nazionale del dramma antico 507.622 euro legati ai contributi Po-Fesr per il 2010.

“A disporlo – si legge in un comunicato – sono stati i giudici del Tribunale amministrativo di Palermo che hanno accolto il ricorso presentato dall’”Inda”, rappresentata dall’avvocato Carlo Comandè, per chiedere un decreto ingiuntivo nei confronti della Regione. Nel provvedimento del Tar di Palermo i giudici hanno rilevato che “dai documenti prodotti il credito risulta certo, liquido ed esigibile” e per questa ragione “l’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo entro quaranta giorni dovrà versare all’Inda 507.622,12 euro, oltre agli interessi”. Il tribunale ha anche stabilito che la Regione dovrà liquidare all’Istituto le spese legali e gli altri oneri fiscali. L’Inda aveva presentato ricorso per chiedere un decreto ingiuntivo dopo che l’assessorato regionale al Turismo della Regione Sicilia aveva avviato le procedure di revoca dei finanziamenti per l’attività svolta dal 2009 al 2011. La vicenda scaturisce dalla denuncia dell’assessorato che aveva gettato ombre sulla gestione delle spese e dei bilanci dell’Inda parlando di presunti fatti di rilievo penale.

Per quanto riguarda il 2009 il Tar di Palermo ha già accolto il ricorso dell’Istituto sospendendo la procedura di revoca del cofinanziamento “Po-Fesr” di 1.075.000 euro. “La decisione del tribunale amministrativo di Palermo – ha dichiarato il presidente della Fondazione Inda Giancarlo Garozzo – certifica la bontà delle procedure e dell’attività svolta quotidianamente dall’Istituto. I giudici hanno ritenuto assolutamente regolare la gestione delle spese e dei bilanci mettendo a tacere le voci sulle richieste di ritiro dei finanziamenti e dichiarando il contributo per il 2010 immediatamente esigibile”.

 

 


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