Iachini: "Maresca-Rigoni si può| L'Udinese non è solo Di Natale" - Live Sicilia

Iachini: “Maresca-Rigoni si può| L’Udinese non è solo Di Natale”

Il tecnico rosanero ha parlato della sfida contro i friulani al 'Barbera': "Dovremo dare continuità agli ottimi risultati raggiunti contro Chievo e Milan. L'Udinese è forte in ogni reparto, ci vuole attenzione. Maresca e Rigoni possono convivere".

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PALERMO – Maresca e Rigoni a centrocampo, Di Natale out. Si parte da queste premesse per raccontare la vigilia della sfida di domani al ‘Barbera’ tra i rosanero di Iachini e i bianconeri di Stramaccioni. Il tecnico marchigiano, intervenuto nella consueta conferenza pre-gara, ha elogiato i prossimi avversari che dovranno rinunciare al loro bomber di razza: “L’Udinese è una squadra che a livello tecnico in avanti è molto forte. Muriel, Thereau e Kone sono molto forti e ci creeranno problemi. L’assenza di Di Natale dunque non andrà ad incidere sul livello dei nostri avversari. Il Palermo sa che l’Udinese da diversi anni fa bene e Stramaccioni si è inserito bene in un’intelaiatura già rodata. Ci vorrà il massimo dell’attenzione perché i friulani negli ultimi anni hanno sempre raggiunto ottimi piazzamenti in classifica”.

Dall’altra parte i rosanero si presentano dunque con la soluzione Maresca-Rigoni sulla mediana a completare il reparto con Barreto. Per Iachini una scelta di questo tipo era auspicabile: “Vediamo l’ultimo allenamento e valutiamo l’inserimento sia di Maresca che di Rigoni. Abbiamo sempre provato diverse soluzioni sia con tre o due punte con una conformazione diversa sia sugli esterni che a centrocampo per supportare meglio il nostro attacco. Rigoni ha le capacità per giocare in diversi ruoli, così come la mezzala. Quando lo abbiamo acquistato sapevamo che avrebbe potuto giocare anche con l’inserimento di Maresca come regista. È stata una scelta ponderata e che adesso possiamo mettere in atto”.

Dopo la vittoria, bella quanto inaspettata col Milan, c’è da far attenzione ai cali di tensione. Iachini la pensa così: “Dobbiamo sempre lottare per meritarci un risultato positivo e non possiamo abbassare l’attenzione, in questa categoria tutte le partite sono importanti e bisogna essere perfetti perché molto spesso sono gli episodi a punirti.Quello che è passato non conta più, dovremo lavorare per avere una crescita costante e la squadra sta lavorando per continuare a far bene. Tutti all’interno dello spogliatoio – ha proseguito il tecnico rosanero – sanno cosa penso e ce lo siamo detti al rientro dalla trasferta contro il Milan. Sapevamo che contro squadre come Inter, Napoli o Lazio potevamo guadagnare qualche punto perché conosciamo la nostra qualità. Non potremmo andare a competere con nessuno se non affrontiamo tutte le gare con il massimo della concentrazione”.

Sulle qualità positive espresse dai rosanero al Meazza Iachini torna a dire: “Rimango sempre equilibrato, anche quando tanti mi dicevano che contro il Chievo avevamo giocato una cattiva gara. In ogni gara cambiano le caratteristiche della squadra che ti si pone davanti. Per me la squadra dimostra grande umiltà sia quando si allena che quando scende in campo in tutti i suoi elementi. Il gruppo gioca a calcio e, come abbiamo fatto lo scorso anno, stiamo ricercando quello stesso spirito, mentalità e precisione quasi maniacale che ci ha riportato in serie A, coniugando l’innesto di quei giocatori giovani che la massima serie l’anno giocata poche volte”.

Sul personale derby del presidente Zamparini, friulano doc. “Non mi ha fatto nessuna raccomandazione, le partite le dobbiamo affrontare tutte provando a fare il Palermo. È una partita particolare di certo ma è una come le altre. Il presidente ci dà la giusta carica e noi cerchiamo di tradurla con buone prestazioni. Europa? Proviamo sempre ad alzare l’asticella ma dovremo andare avanti passo per passo”.

Udinese a molti tifosi del Palermo ricorda ancora quel 7-0 di tre anni fa. “È stata una partita particolare – ammette Iachini – o se vogliamo dirlo una giornata storta. Il Palermo di quell’anno era una squadra rodata che da diverso tempo giocava con lo stesso allenatore e aveva giocatori giovani che sarebbero diventati dei grandi campioni. L’Udinese è stata una bestia nera non solo per il Palermo ma anche per tante altre squadre visto che ha chiuso gli ultimi anni diverse volte nelle prime posizioni della classifica”.


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