Sindoni suona la carica: | "Cerchiamo la nostra identità" - Live Sicilia

Sindoni suona la carica: | “Cerchiamo la nostra identità”

Il giovane direttore sportivo dell'Orlandina non si sbilancia sugli obiettivi di squadra, che deve pensare solo alla salvezza, e parla degli stranieri: "Flynn ci darà una grande mano, bene Freeman".

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Una sconfitta, l’ennesima in casa, che però può essere riscattata immediatamente. L’Orlandina si appresta a fare il bis al PalaFantozzi contro un’altra campana: dopo Avellino, la squadra di coach Griccioli sfiderà tra le mura amiche una Caserta in piena crisi. I bianconeri hanno esonerato il tecnico Molin e al momento sono guidati da Vincenzino Esposito, vecchia gloria dell’Orlandina e vice dello stesso Molin da inizio stagione. In attesa di capire che squadra si presenterà a Capo d’Orlando questo week-end, il direttore sportivo biancazzurro Giuseppe Sindoni mette in guardia i suoi dalla prossima sfida: “E’ una situazione un po’ particolare – ha detto Sindoni a Radio Prima Rete -, ci apprestiamo a preparare una partita sapendo ben poco degli avversari”.

Una situazione che per l’Orlandina è ben diversa rispetto a quella di Caserta. Magari la classifica non sarà delle più sorridenti, ma Basile e compagni possono ancora contare sull’entusiasmo della piazza: “C’è grande entusiasmo in città perché il ritorno in A è il coronamento di un sogno, ora però stanno cercando di mettere tutti i pezzi a posto. Ho visto cinque partite tutte diverse, ancora dobbiamo trovare la nostra identità”. Di sicuro, sono arrivate risposte positive dai nuovi innesti: “Finora siamo contenti di Freeman – ha dichiarato il dirigente dell’Orlandina – a livello realizzativo si sta confermando importante, così come lo siamo di Hunt e di Archie. Adesso aspettiamo il pieno recupero di Flynn che già da domenica dovrebbe essere della partita”. Un rientro importante anche per dare fiato a chi ha tirato la carretta finora: Sul campo aperto sentiamo la mancanza del playmaker – prosegue Sindoni -. Freeman sta facendo pentole e coperchi ma resta più un realizzatore”.

In attesa di poter centrare il primo successo al PalaFantozzi, Sindoni può dichiararsi soddisfatto di questo primo scorcio di stagione: “Penso che alla fine non ci si possa lamentare dei nostri risultati, abbiamo un budget risicato e bisogna fare delle scommesse soprattutto sugli stranieri”. Una scommessa vinta da ormai più di un anno è Dominique Archie: ” Trattenere Archie – sottolinea Sindoni – è stato importante. Lo scorso anno è arrivato in A2 dalla Romania e ha dimostrato adesso di essere un giocatore di buon livello”. Non certo un’affermazione scontata, quella del lungo statunitense, vista la mole di stranieri passati dall’Italia come meteore: “Italiani bravi in giro ce ne sono, ma il nostro campionato è dominato e ultrapopolato da stranieri – ammonisce il d.s. dei paladini -. Ho avuto la fortuna di lavorare anche a Brindisi e il livello della serie A rispetto alla Gold è molto più alto. Soprattutto a livello atletico e fisico, oltre che sui ruoli interni”.

Sull’obiettivo stagionale, infine, Sindoni non può che mantenere i piedi per terra: “Il nostro obiettivo è quello di arrivare quindicesimi in classifica a fine stagione. Ora come ora penso che la nostra antagonista principale sia Pesaro”. Una certezza determinata anche da questioni di budget: “E’ brutto parlare di quanto si è speso sul mercato – conclude Sindoni – anche perché i soldi non sono la vera discriminante nello sport. Caserta ne è stata testimonianza più di vent’anni fa. Assieme a Pesaro, però, il nostro è il monte ingaggi più basso del campionato. Non siamo però in una condizione in cui fare mercato è impossibile. Bisogna solo avere un po’ più di fantasia e battere delle strade che altre non seguono”.


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