Da Ett a Sicilia e-Servizi | Torna il Piano giovani - Live Sicilia

Da Ett a Sicilia e-Servizi | Torna il Piano giovani

Arriva il parere dell'Avvocatura dello Stato. La Regione userà "gratuitamente" la piattaforma della società finita nell'occhio del ciclone dopo il flop day. A gestire il portale però sarà la partecipata regionale. "A giorni i nuovi tirocini", fanno sapere dal dipartimento Formazione, dove arriveranno i primi 30 dipendenti "trasferiti". L'assessore: "Dov'erano i sindacati quando si bloccarono le rotazioni?".

PALERMO – I nuovi tirocini, gli altri bandi, il personale che dovrà riempire le caselle vacanti nel dipartimento della Formazione. Il Piano giovani vive ore decisive. E se dall’assessorato fanno sapere che la nuova tranche dei contratti per i giovani siciliani in azienda partirà “a giorni”, i nodi da sciogliere sono ancora parecchi. E vanno al di là del Piano stesso.

Intanto, in queste ore, il dipartimento della Formazione ha ricevuto il parere dell’Avvocatura dello Stato sul possibile (ri)affidamento a Ett del portale del click day. La società, come si ricorderà, era finita nell’occhio del ciclone. Accusata dal presidente della Regione Crocetta e dall’assessore Scilabra di essere stata la “causa” del tilt al portale che ha tagliato fuori centinaia di ragazzi, i dubbi erano sorti anche sulla natura degli affidamenti sottoscritti in quei giorni dal dirigente generale Anna Rosa Corsello.

Il Piano giovani, sostanzialmente, è ancora impatanato tra questa querelle e quella che coinvolge Italia Lavoro, società che ha reagito duramente alla scelta del governatore di richiamare la Corsello, mettendo in dubbio la prosecuzione dei rapporti di collaborazione con la Regione. Due giorni fa il dirigente generale Gianni Silvia si è recato al Ministero del Lavoro per capire che margini ci sono per far rientrare i malumori della società. L’assessore Mariella Lo Bello ha invece telefonato al direttore di Italia Lavoro, Reboani: si incontreranno nei prossimi giorni, anche se una data non c’è ancora.

Nel frattempo, però, come detto l’Avvocatura dello Stato ha rassegnato il parere richiesto dal dipartimento Formazione. Top secret i dettagli, ma a quanto pare l’assessorato avrebbe individuato la strada per uscire dalle secche nelle quali si è impatanato il Piano. Si parla di una “transazione” con Ett. Società dalla quale non si può prescindere, visto che ha gestito e messo a disposizione finora il portale. Ma Ett cederebbe il portale alla Regione “a costo zero”. Una sorta di risarcimento per i “guai” dell’agosto scorso. A quel punto, il portale, che contiene anche i dati degli incroci dei giovani che sono riusciti a iscriversi, verrebbe gestito direttamente dalla società regionale Sicilia e-Servizi. Questa insomma è la strada che il governo ha deciso di seguire. L’ultimo vero scoglio da superare. Poi, fanno sapere dal dipartimento, si può partire con i nuovi tirocini. “E’ ormai questione di giorni”, filtra dagli uffici.

Quindi, si penserà ai nuovi bandi. Per quelli ci vorrà un po’ più di tempo. Se ne riparlerà non prima di dicembre. “Ma io voglio far partire tutto entro la fine dell’anno”, dice l’assessore Mariella Lo Bello. Nel frattempo, viaggia la petizione online di tanti giovani che hanno chiesto proprio lo sblocco di questi avvisi, per un totale di quasi 90 milioni di euro destinati agli under 35. Petizione sottoscritta anche dal deputato Pd Fabrizio Ferrandelli. “La politica – ha detto il parlamentare – ha il dovere di fare in fretta, di essere veloce e concreta”.

Ma per essere davvero veloce, soprattutto alla Formazione, oltre alla politica serve anche la burocrazia. Già nella giornata di oggi si attende l’arrivo in assessorato di una trentina di dipendenti oggetto di un provvedimento di trasferimento. Ne serviranno, poi, altri sessanta. Ma sugli spostamenti del personale regionale è polemica.

I sindacati attaccano il governo “arrogante”, mentre oggi è previsto un incontro all’Aran proprio per discutere dei nuovi criteri per la mobilità del personale. L’assessore Lo Bello, però, tira dritto: “Mi chiedo – dice – dove fossero i sindacati quando, una volta avviate le rotazioni negli assessorati alla Formazione e al Territorio, il personale restava ad affollare l’assessorato della Funzione pubblica. O al massimo si muoveva solo nei dipartimenti che lo stesso regionale sceglieva”. Ma anche sulla natura dei “rientri” è polemica. “Posso assicurare – dice la Lo Bello – che, tranne rare eccezioni, non rientrerà nessuno dei dipendenti che era stato messo alla porta. Quei trasferimenti, che avviammo solo io al Territorio e Nelli in questo assessorato, erano dovuti ai possibili conflitti di interesse di personale che aveva parenti nel mondo della Formazione. Se non per fatti più gravi: voglio ricordare che sono stata proprio io a denunciare il caso del dipendente Cannova implicato poi in una indagine sulle autorizzazioni per le discariche”.

Dopo le rotazioni avviate alla Formazione e al Territorio, però, tutto si ferma. E l’assessore ha una sua spiegazione: “Dopo i trasferimenti avviati da me e Nelli – dice – gli altri assessorati non hanno fatto lo stesso. In questo modo non hanno liberato le postazioni utili a innescare la rotazione che doveva coinvolgere tutta la Regione. Insomma, se gli altri assessorati non trasferivano i propri dipendenti, non si poteva trasferire quelli fuoriusciti da Formazione e Territorio. Che hanno finito per ingolfare la Funzione pubblica”. Insomma, adesso non c’è più tempo. “Oggi è cambiato tutto. E voglio ringraziare – prosegue la Lo Bello – il nuovo assessore alla Funzione pubblica e il dipartimento. Senza il loro lavoro, non avrei potuto prendere l’impegno che adesso stiamo mantenendo. Quel personale servirà ad accelerare i pagamenti per i lavoratori, come mi hanno richiesto i sindacati che incontrerò domani, insieme ai responsabili del Ciapi”. Già, perché c’è da risolvere anche le grane di Prometeo e Garanzia Giovani. Ma queste sono altre storie.


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