ADRANO – L’operazione Terra Bruciata, nel 2009, aveva letteralmente decimato il clan Scalisi di Adrano. Cosca referente nel territorio della sanguinaria famiglia del Laudani. La Squadra Mobile, il 29 aprile 2009, eseguì su disposizione della Dda di Catania un decreto di fermo che portò in cella i vertici del gruppo criminale che seminava il terrore nel territorio e si spartiva il territorio con i Santangelo Taccuni. Nel 2013 la Corte d’Appello di Catania emise una pioggia di condanne, ma 12 affiliati del clan Scalisi presentarono ricorso in Cassazione. La Suprema Corte, però, ritenendo assolutamente validi i contenuti della sentenza ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Decisione che ha fatto scattare la condanna definitiva: la Procura Generale ha emesso un’ordine di carcerazione per 11 boss di Adrano e una donna.
I NOMI. Questa mattina la Squadra Mobile e gli agenti del Commissariato di Adrano hanno fatto scattare le manette nei confronti di Francesco Coco, 37, Roberto Angelo Zitello, 46 anni, Carmelo Scafidi, 47 anni, Pietro Severino, 57 anni, Antonino Sanfilippo, 38 anni, già ai domiciliari, Salvatore Chiaramonte, 25 anni, Giuseppe Chiaramonte, 29 anni, Giosuè Lanza, 24 anni, Antonio Scarvaglieri, 40 anni, tutti e quattro sorvegliati speciali, Marcello Stissi, 41 anni, Graziano Napoli, 40 anni e Concetta Scalisi, 66 anni. Tutti sono stati associati al carcere di Bicocca.
LE PENE DA ESPIARE. Coco, 7 anni e 8 mesi, Zitello e Scafidi, 6 anni, Severino, 2 anni, Sanfilippo, 1 anno e 29 giorni, Salvatore Chiaramonte, 1 anno 7 mesi e 13 giorni, Giuseppe Chiaramonte, 1 anno 6 msi e 20 giorni, Lanza un anno un mese e 10 giorni, Stissi, 8 mesi e 4 giorni, Scarvaglieri 7 mesi e 13 giorni, Napoli 8 mesi 4 giorni, Concetta Scalisi, 7 mesi e 12 giorni. I reati sono associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, furti, incendi e reati in materia di armi.