Avviso 20, via ai corsi | Ecco l'Obbligo formativo - Live Sicilia

Avviso 20, via ai corsi | Ecco l’Obbligo formativo

Il dirigente generale Silvia ha firmato il decreto esecutivo che fissa tempi e modi per l'accesso ai finanziamenti: l'avvio dei progetti formativi adesso è più vicino. Intanto, ecco l'elenco dei contributi per l'Oif: nella maggior parte dei casi, lezioni destinati agli "operatori del benessere".

PALERMOE’ ormai a un passo l’avvio della terza annualità dell’Avviso 20. Mentre possono già partire i corsi dell’Obbligo formativo. Qualcosa si muove, al dipartimento Formazione professionale, che in questi giorni si ripopolerà grazie ai contestati trasferimenti di personale voluti dal governo. Il dirigente generale Gianni Silvia, intanto, ha diramato una decreto che fissa criteri e tempistica per la riedizione dei corsi dell’Avviso 20. Un decreto attuativo che segue una direttiva del dirigente generale stesso e che rappresenta un passo decisivo in vista dei finanziamenti dei nuovi corsi. Pubblicati anche la graduatoria definitiva dell’Avvio 2 e il Piano regionale dell’offerta formativa per gli Oif: atti che sbloccano i corsi rivolti ai giovanissimi e finalizzati al contrasto della dispersione scolastica

Avviso 20, tempi e modi

Il decreto fissa tempi stringenti per il riavvio dei corsi. Dal decreto di finanziamento, infatti, l’ente avrà 15 giorni per far partire le “lezioni”. O meglio, quelle due settimane rappresentano il limite per pubblicare i bandi di selezione di almeno la metà dei corsi finanziati. I beneficiari del provvedimento sono obbligati a prevedere “un conto corrente per le spese del personale separato da quello per le spese di gestione” e a sottoscrivere il patto di integrità.

Le garanzie fidejussorie che gli enti sono tenuti a presentare dovranno coprire l’intero importo del finanziamento. Nel caso in cui, per i corsi, l’ente non “rinvenga nel proprio organico la professionalità necessaria”, è obbligato “a reclutate il personale dall’apposito ‘elenco per la mobilità orizzontale’”. Un elenco che, stando al recente emendamento voluto dall’ex assessore Scilabra al proprio ddl di riforma del settore, in futuro dovrà essere gestito dalla Agenzia unica per la formazione e il lavoro. “La procedura – si legge nel decreto di Silvia – selezionerà il personale tenendo conto della specifica competenza del lavoratore. Qualora la procedura venga eseguita infruttosamente l’ente potrà pubblicare sul proprio sito istituzionale, nonché presso il Centro per l’impiego competente per territorio, apposito avviso di evidenza pubblica”.

Gli enti riceveranno un primo acconto del 50% nel momento in cui riusciranno ad attivare la metà dei corsi finanziati. Un secondo acconto (fino al 90% per le spese del personale e fino al 70% per le spese di gestione) verrà erogato all’avvio del 70% dei corsi. Il saldo verrà corrisposto a rendiconto. Le attività d’aula dovranno concludersi entro il luglio del 2015. “Ci è stato assicurato – ha commentato il responsabile Uil Formazione Giuseppe Raimondi – che già la prossima settimana potrebbero partire i primi decreti di finanziamento”.

Le misure contro le aule vuote

Il decreto attuativo fissa anche gli strumenti per evitare i casi, finiti anche al centro di inchieste giudiziarie, di corsi “fittizi”. Di quei corsi spesso frequentati solo virtualmente dagli studenti. Adesso, il registro delle presenze dovrà essere caricato ogni giorno sul sistema informativo e anche la scansione del registro dovrà essere inserita nel sistema.

Insomma, tutto pronto per l’avvio dei corsi della terza annualità dell’Avviso 20. Adesso si attende solo la distribuzione dei finanziamenti per corsi ed enti. Finanziamenti che invece sono stati assegnati nel settore dell’Obbligo formativo. È stato pubblicato infatti il Piano regionale dell’offerta formativa. Un Piano definitivo, che conferma in buona parte l’elenco provvisorio pubblicato circa un mese fa. A farla da padrone, l’associazione Eris con 31 corsi assegnati, a seguire Euroform con 30 corsi, l’Anfe Sicilia con 22, il Cnos/Fap con 20. Via via tutti gli altri. Come detto, poi, sono i corsi di “Operatore del benessere” a rappresentare la grande maggioranza dei corsi complessivi. Sono oltre 120 sui 190 corsi “attivabili”. Molto distanti, per numero di percorsi formativi le altre qualifiche. Quelle di Operatore della ristorazione (22 corsi), operatore elettrico (20), operatore meccanico (8), riparatore di veicoli a motore (6) fino ai pochi corsi per grafico, operatore elettronico ed esperto nella trasformazione agro-alimentare.

Su questo tema, però, c’è ancor aun nodo da sciogliere. Per il momento l’assessorato ha attribuito a ogni corso un valore di 45 mila euro. Una somma considerata insufficiente dagli enti. Ma il dipartimento Formazione si è impegnato a integrare queste somme, con quelle che verranno messe a disposizione dal ministero e portare il finanziamento intorno a 80, 85 mila euro a corso. In modo da far quasi raddoppiare il finanziamento.

Questi corsi si aggiungeranno a quelli del cosiddetto “Avviso 2 del 2014”. Un bando che riguarda la “realizzazione del terzo anno dei percorsi formativi di Istruzione e Formazione profesionale – annualità 2013-2014”. Per questo Avviso la Regione ha stanziato oltre 12 milioni di euro, provenienti dal Fondo sociale europeo. Sono più di cento le proposte progettuali che accedono al finanziamento. Il Cnos/Fp e l’Eris gestiranno il maggior numero di corsi: 14 in tutto. Per il primo ente, un finanziamento complessivo di oltre 2 milioni di euro, per il secondo poco meno. Il Cirpe gestirà 11 corsi per 1,3 milioni di euro di finanziamento, Ciofs-Fp (9 corsi per un milione circa), Engim (8 corsi per 950 mila euro), Interefop (4 corsi per 570 mila euro) a seguire gli altri enti ai quali sono stati destinati contributi che vanno dai 100 mila ai 350 mila euro complessivi per la gestione di un numero di corsi non superiore a tre. Anche in questo caso, più della metà dei corsi (43 su 84) è destinato agli “operatori del benessere”.


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