Garanzia giovani, Cig: tanti in bilico | Caruso: “Situazione esplosiva” - Live Sicilia

Garanzia giovani, Cig: tanti in bilico | Caruso: “Situazione esplosiva”

Formazione e sportelli nel caos. Ieri protesta e occupazione in via Trinacria. Oggi incontro all'assessorato Lavoro. Il Ciapi di Priolo pubblica le graduatorie della Youth guarantee, ma il futuro dei lavoratori è incerto. E sono in 4 mila quelli che rischiano di non poter ricevere la Cassa integrazione. L'assessore: "Sono consapevole che una bomba sociale è pronta ad esplodere. Stiamo provando a evitarlo". GARANZIA GIOVANI, TUTTI GLI IDONEI: LEGGI

PALERMO – “Non si può lavorare così. E di sicuro, non si farà come si faceva in passato”. L’assessore al lavoro Bruno Caruso sceglie la “linea dura”. Ma si dice consapevole che in Sicilia una “bomba sociale” è pronta ad esplodere. “Stiamo lavorando giorno e notte per evitare che accada”. E intanto, qualcosa si muove al Ciapi di Priolo: ecco la graduatoria della Youth guarantee.

La “bomba” in questione è rappresentata da circa seimila lavoratori. Ex dipendenti degli enti di Formazione che aspirano alla cassa integrazione ed ex addetti agli sportelli multifunzionali. Ai quali, al momento, è stato sottratto il futuro. Anche un futuro a breve termine. Quei sei mesi che 1753 persone (non amano l’etichetta di ‘ex sportellisti) attendono ormai da tempo. Sei mesi di contratto, per gli ex dipendenti degi sportelli multifunzionali. Contratto che dovrà garantire il bando di Garanzia giovani. Anzi. Che “dovrebbe” garantire quel bando. Ancora infatti certezze non ce n’è. “Sia chiara una cosa – puntualizza Caruso – oggi non possiamo dire con sicurezza che quei 1800 ex dipendenti degli sportelli potranno essere assunti, sebbene a tempo determinato. L’impiego di quei lavoratori deve essere compatibile con gli obiettivi della Youh Guarantee, che sono finalizzati all’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, non per garantire altri stipendi”. Ma una buona notizia c’è. Ieri sera il Ciapi di Priolo ha pubblicato le graduatorie con i nomi dei 1854 lavoratori considerati “idonei” dopo le selezioni compiute il 16 e il 17 ottobre scorso.

Ieri, intanto, la protesta di Cgil, Cisl e Uil è sfociata nell’occupazione dell’assessorato di via Trinacria. Secondo le sigle, il comportamento dell’assessore Caruso sarebbe “censurabile”: non era presente in assessorato, infatti, nelle ore calde della protesta. “Ma nessuno mi aveva comunicato – spiega l’assessore – che ci sarebbe stata quella manifestazione. E nessun appuntamento era stato fissato con le sigle sindacali”. L’incontro invece avverrà stamattina. “A dimostrazione del fatto – aggiunge Caruso – che non ho alcuna volontà di sottrarmi al confronto. Ma nessuno pensi che lavorare sotto stress possa portare a qualcosa di buono”.

Ma la tensione adesso è molto alta: “Sono perfettamente consapevole che questa situazione rappresenti una potenziale ‘bomba sociale’. Ma proprio per questo motivo – insiste Caruso – non possiamo pensare di mettere delle pezze, per poi fare riaffiorare i problemi tra qualche mese. Dobbiamo individuare le possibili soluzioni, ma per quello serve tempo”. Ma per i lavoratori il tempo è già scaduto da un po’. Ieri, infatti, la protesta in via Trinacria, che è sfociata nell’occupazione dei locali dell’assessorato al Lavoro. I lavoratori sono riusciti a parlare solo con l’assessore alla Formazione Mariella Lo Bello: “Domani (oggi, ndr), – ha detto la Lo Bello – potrò fornire qualche notizia in più rispetto ai corsi gestiti dal Ciapi e che sono di competenza del mio assessorato. Mi riferisco a quelli del progetto Prometeo”.

Ma dal Ciapi come detto ecco una buona notizia. E’ stata finalmente pubblicata, a oltre un mese dalle prove di selezione, la graduatoria degli idonei per la Garanzia giovani. “Adesso chiediamo – attacca il responsabile Cisl Giovanni Migliore – che gli idonei possano sottoscrivere il contratto di sei mesi. Nel frattempo, però, – insiste Migliore – il governo dovrà anche lavorare per dare un futuro stabile a questi lavoratori”.

Lavoratori col fiato sospeso anche per un altro motivo. Una recente decisione del Ministero del Lavoro ha infatti negato per i lavoratori della Formazione il ricorso alla Cassa integrazione in deroga. In sostanza, il governo ha negato agli enti di Formazione lo status di “impresa”. Una scelta formalmente contestata dalla Uil: “Il Ministero – spiega Giuseppe Raimondi – non tiene conto dell’evoluzione civilistica del concetto di impresa. Una decisione che viola gli obblighi assunti dallo stato Italiano per rendere attuali e concreti i diritti garantiti dalla Carta sociale europea. Insomma, c’è una evidente disparità di trattamento”. Nel caso in cui l’orientamento del Ministero venisse confermato, dovrà essere la Regione a mettere mano al portafogli per garantire la Cig. Ma potrà farlo entro un limite massimo di 70 milioni. Soldi che servirebbero, però, non solo per i lavoratori della Formazione ma anche per tutte le altre categorie di precari siciliani. I soldi, insomma, potrebbero non bastare. Un rischio che oggi corrono, solo nel settore della Formazione, oltre 4 mila lavoratori. Che potrebbero trovarsi senza lavoro e senza alcun paracadute.


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