PALERMO – Lo stop ieri aveva dato l’impressione di una retromarcia. Tanto da rendere necessaria oggi una precisazione dell’assessore Mariella Lo Bello. Che sostanzialmente spiega che sulla riforma della formazione a cui aveva lavorato prima di lei Nelli Scilabra non ci sono ripensamenti da patrte del governo. E che il rinvio deciso ieri è dovuto solo a un fatto tecnico. Una dichiarazione messa in rete dall’Ansa e rilanciata dallo stesso Rosario Crocetta sul suo profilo facebook, con la nota a margine “una doverosa precisazione”.
“Ieri sono stata convocata in V commissione per la discussione del ddl sul diritto allo studio e in seconda istanza per discutere la legge sulla formazione – dichiara la Lo Bello -. In Commissione è stato ritenuto di procedere non in ordine cronologico, ma di passare direttamente alla discussione del secondo punto, ovvero il ddl formazione perché venga incardinato prima di quello sul diritto allo studio. Solo per questa ragione, ho chiesto al presidente Greco di rinviare di due settimane la mia audizione, chiedendo che possa essere seguito il normale ordine cronologico”.
L’assessore sgombra il campo da dubbi: “Ritengo necessario dare un segnale ai nostri giovani e dotare la Regione di una legge sul diritto allo studio, una legge innovativa e necessaria senza per questo trascurare la nuova legge sulla formazione professionale, che così come presentata, rimane la nostra proposta. Entrambe le leggi sono state depositate all’Ars a luglio ed agosto e spero che possano essere incardinate quanto prima perché necessarie e non più rinviabili”, conclude.
