Acireale, estorsioni al Santa Marta| Tutti gli imputati alla sbarra - Live Sicilia

Acireale, estorsioni al Santa Marta| Tutti gli imputati alla sbarra

Si aprirà a febbraio il processo sulle presunte estorsioni commesse nell'ospedale acese. A subirle medici e operatori della struttura.

Operazione Gabbiano
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CATANIA – Tutti rinviati a giudizio i sette imputati dell’inchiesta denominata “Il Gabbiano”, sulle presunte estorsioni ai danni di medici e titolari di cooperative all’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale. Lo ha deciso il Gup di Catania Sebastiano Fabio Di Giacomo Barbagallo. Andranno a giudizio Cirino Cannavò, Calogero Polisano, Giuseppe Costa, Vincenzo Brancato, Salvatore Costa, Stefano Sciuto e Camillo Brancato, gli ultimi due in carcere dal dicembre dello scorso anno. Le accuse contestate a vario titolo dal pubblico ministero Alessandro Sorrentino sono estorsione e violenza privata. Dieci capi di imputazione, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Lapidaria la richiesta del pm che, nel corso dell’udienza preliminare, ha ribadito la consistenza degli elementi raccolti durante le fasi di indagine, confermando la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Non dello stesso parere il collegio difensivo. I legali, che hanno chiesto in primis una sentenza di non luogo a procedere, hanno parlato di un quadro accusatorio debole, basato su dichiarazioni fumose, generiche e prive di dati temporali.

Oltre all’esclusione dell’aggravante del metodo mafioso, già confermata dal tribunale del Riesame per alcuni capi di imputazione, i difensori di fiducia hanno chiesto, in subordine, la derubricazione da tentata estorsione a violenza privata. Sminuite anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia poiché non farebbero alcun riferimento ai fatti contestati nel procedimento.

Nessuna delle richieste della difesa è stata accolta dal Gup, che ha confermato anche tutte le aggravanti contestate. Il processo si aprirà il 23 febbraio davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Catania.

L’INCHIESTA. E’ all’interno dell’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale che si concentra l’inchiesta sfociata il 19 dicembre dello scorso anno nell’arresto di sei persone, raggiunte da ordinanza di custodia cautelare in carcere. Pesanti le accuse contestate dalla Procura di Catania. Gli imputati avrebbero costretto, a vario titolo, medici in servizio al pronto soccorso del nosocomio acese a fornire loro prestazioni sanitarie ed esami diagnostici senza il pagamento del ticket sanitario. Azioni commesse, sempre secondo l’accusa, avvalendosi della forza intimidatrice del clan Ercolano Santapaola.

A subire le minacce e le pressioni sarebbero stati anche titolari e dipendenti di cooperative e associazioni Onlus impegnate nel trasporto dei degenti. A qualcuno di loro sarebbero state chieste anche somme di denaro per poter continuare a svolgere il servizio.

 


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