PALERMO – Per anni hanno taglieggiato un gioielliere palermitano chiedendoli il pizzo. Il commerciante ha pagato e rischiato una condanna per favoreggiamento: l’inchiesta a suo carico è stata archiviata. La vittima ha poi deciso di denunciare. Oggi il gup Agostino Gristina ha rinviato a giudizio sei mafiosi con l’accusa di estorsione. Si tratta di Antonino Rizzuto, Vincenzo Di Maria, Francesco Mulè, Giovanni Battista Marino, Tommaso Lo Presti e l’ex collaboratore di giustizia Marcello Fava, tutti esponenti del clan di Porta Nuova. Il processo comincerà il 3 marzo davanti alla quarta sezione del tribunale. L’estorsione si sarebbe protratta per 15 anni. E il commerciante avrebbe sempre pagato: a volte in contanti, a volte in gioielli. (ANSA).
Estorsione a un gioielliere | Clan di Porta Nuova, in 6 a giudizio
Si tratta di Antonino Rizzuto, Vincenzo Di Maria, Francesco Mulè, Giovanni Battista Marino, Tommaso Lo Presti e l'ex collaboratore di giustizia Marcello Fava, tutti esponenti del clan di Porta Nuova. Il processo comincerà il 3 marzo.
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