Eternit accanto la parrocchia |Bonomo: "Serve più controllo" - Live Sicilia

Eternit accanto la parrocchia |Bonomo: “Serve più controllo”

Il presidente di Adiconsum Catania denuncia la situazione nella zona Zia Lisa dove amianto e rifiuti tossici vengono scaricati la notte, a pochi metri dalla parrocchia. "L'amministrazione pulisce - afferma - ma senza controllo i delinquenti tornano".

CATANIA – Sversamenti e scarichi sospetti in via Madonna del Divino Amore. Amianto e rifiuti di ogni tipo si ritropvano, la mattina, lungo l a carreggiata che costeggia la parrocchia, nella zona di Zia Lisa a Catania. A denunciare l’ennesimo episodio è Emanuele Bonomo, presidente di Adiconsum Catania e rappresentante dell’osservatorio socio politico dell’Arcidiocesi etnea che segnala la ricomparsa della discarica a cielo aperto nell’area, recentemente pulita dal Comune.

“Delinquenti continuano a sversare materiale pericoloso davanti alla Parrocchia Madonna del Divino Amore di Zia Lisa – afferma Bonomo. Chiediamo all’amministrazione comunale, oltre che di intervenire nuovamente, con una pulizia straordinaria e alle forze dell’ordine di indagare per individuare e punire i responsabili”.

Sembra infatti che la pratica di scaricare in quella zona materiali di scarto e rifiuti di ogni tipo, compreso l’immancabile eternit, sia diffusa e da tempo. La richiesta è dunque quella di vigilarfe a livello ambientale, per evitare l’accumularsi di sostenze tossiche o comunque nocive in piena strada e, oltretutto, accanto una parrocchia molto frequentata.

Se avvisata, l’amministrazione comunale infatti interviene, ma questo rappresenta, se non altro, uno sperpero di denaro pubblico che potrebbe essere investito in sistemi di vigilanza elettronica a tutela degli abitanti e dei frequentatori della zona. “Occorre senza dubbio un maggiore controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine – conclude Bonomo – ma anche di una maggiore collaborazione civica dei cittadini che, attraverso le segnalazioni, possono contribuire alla tutela dell’ambiente e della salute”.

 


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