MESSINA – Il dossier è contenuto in un file che il nuovo Capo del Genio civile di Messina ha illustrato alla stampa, per la sua presentazione ufficiale. L’ingegner Leonardo Santoro ha spiegato, documenti alla mano, il nuovo corso dell’ufficio da lui diretto, e ha detto senza giri di parole che il materiale è finito in Procura. La conferenza stampa di oggi è servita soprattutto per chiarire come la gestione del Genio civile sia cambiata e soprattutto come l’attività non potrà che essere rivolta al rispetto delle norme. Santoro, durante la conferenza, ha fatto dei passi indietro perché vuole sgombrare il campo da possibili equivoci.
“Niente più alibi – ha tuonato Santoro mentre scorrevano i titoli di coda del filmato – per nessuno. Le norme vanno applicate non interpretate”. A chi gli chiedeva se il filmato-dossier fosse stato spedito alla Procura, ha risposto di sì. Nessun riferimento al suo predecessore, anche se le carte mostrate su uno schermo (comprese immagini pre e post alluvioni), non lasciano spazio a riferimenti diversi. Durante la conferenza è emersa quella che è la nuova filosofia del Genio civile, improntata al rispetto delle regole piuttosto che alla loro interpretazione. La grande novità è rappresentata dal fatto che dal primo gennaio sarà attivo un elenco delle imprese di fiducia. Ma la novità più importante riguarda i torrenti. “Le norme esistono e vanno applicate, non interpretate – ha detto Santoro –, perché le distanze vanno rispettate come impone la legge”. Altra novità riguarderanno le elevazioni. “I sindaci dovranno mettere per iscritto le autorizzazioni e motivarle. Non dovranno essere più i dirigenti”. Alla conferenza stampa di questa mattina è intervenuta anche la responsabile dei Verdi di Messina, Raffaella Spadaro, la quale ha accolto con soddisfazione la “nuova politica” del Capo del Genio Civile. Identico discorso vale per Enzo Colavecchio: “Ottima la nuova filosofia di Santoro che ci lascia ben sperare per il futuro dei Messina e della sua provincia”.
