Dalle auto di lusso al pastificio| I beni di Castello ai raggi X - Live Sicilia

Dalle auto di lusso al pastificio| I beni di Castello ai raggi X

Rosario Castello e l'ex pastificio di Villabate

Nel 2011 il titolare della Zeus Car, a cui è stato sequestrato un patrimonio da 28 milioni di euro, investì 600 mila euro per comprare un opificio in disuso a Villabate.

PALERMO - IL SEQUESTRO
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PALERMO – Una società immobiliare nata per portare a termine una sola operazione: l’acquisto di un vecchio stabilimento industriale. C’è anche questa operazione fra quelle finite sotto osservazione della finanza che ieri ha sequestrato beni per 28 milioni di euro all’imprenditore Rosario Castello.

Il titolare della Zeuscar concessionaria di automobili in viale Regione Siciliana, a Palermo, negli ultimi anni aveva diversificato i suoi investimenti. Nel 2011 aveva costituto, ad esempio, la Castello Immobiliare intestata, solo formalmente secondo l’accusa, alla moglie, al figlio e alla nuora. Nello stesso anno la società ha acquistato per circa 600 mila euro una vecchia fabbrica in piazza Figurella, a Villabate, dove si produceva pasta.

L’investimento, dicono i finanzieri, non era in linea con le dichiarazioni dei redditi presentate dall’imprenditore. E così la Polizia tributaria ha iniziato a scavare nel passato di Castello, a partire dal 1998 anno in cui Castello fu condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.

Dalla sua concessionaria – la Auto Sud di via Messina Marine – uscivano le macchine messe a disposizione dell’allora latitante, Lorenzo Tinnirello, boss incontrastato della zona. Castello avrebbe poi spostato la sua attività in viale Regione Siciliana dove ha sede la Zeuscar, concessionaria divenuta n un decennio leader dell’importazione di auto di lusso dalla Germania.

Adesso le indagini si concentrano sulle sue operazioni finanziarie. A cominciare dall’acquisto dell’opificio di Villabate. A tre anni dalla compravendita effettuata con una società, la Castello Immobiliare non aveva ancora avviato alcun lavoro nella struttura che si presenta agli occhi dell’automobilista all’uscita dall’autostrada Palermo-Catania. Anche su questo i finanzieri vogliono vederci chiaro. Nel frattempo, la fabbrica è finita sotto sequestro su decisione della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, assieme a due ville nel residence Città Giardino, altri immobili e depositi bancari per 800 mila euro. Ad occuparsi del patrimonio è da ieri un amministratore giudiziario, a cui è affidata anche la gestione della concessionaria che prosegue regolarmente la sua attività.

 


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