Addio comitato dei festeggiamenti |L'organo era presieduto da Maina - Live Sicilia

Addio comitato dei festeggiamenti |L’organo era presieduto da Maina

E' questa la grande novità approvata nell'ultima riunione di giunta dell'Amministrazione Bianco. Intanto, cresce l'attesa tra i devoti per la nomina del prossimo Maestro del Fercolo.

CATANIA – Cancellato il Comitato dei festeggiamenti agatini presieduto finora dal commendatore Luigi Maina e recepito nella sostanza il regolamento per la stessa festa varato dall’Arcidiocesi catanese l’8 dicembre 2011. Queste le macro novità approvate nella seduta della Giunta comunale del 23 dicembre scorso. Nel verbale di deliberazione si legge all’oggetto “Accordo per l’organizzazione delle Processioni del 4, 5 e del 12 febbraio 2015”. E infatti, dopo l’attesa per la pubblicazione del programma dei festeggiamenti, i cui retroscena sono stati raccontati da LiveSicilia, si tratta di una vera e propria intesa fra le due istituzioni cittadine. Il risultato politico è quello di una netta distinzione dei ruoli nel pieno rispetto, però, delle reciproche competenze: “La Diocesi – quindi – provvederà a organizzare autonomamente le celebrazioni religiose”; mentre “il Comune provvederà, con autonomo Comitato, alle attività connesse”.

Ecco, se l’ente morale fino allo scorso anno guidato dall’attuale cerimoniere di Palazzo degli Elefanti, aveva la funzione di mettere allo stesso tavolo componenti del clero e rappresentanti dell’organo civile, stando così le cose, viene di fatto messo in liquidazione. Resta tuttavia in piedi, ma in forma mutata, il ruolo di quello che veniva indicato come l’esecutivo dello stesso Comitato, già composto da interni al Comune, e chiamato a gestire in termini economico-finanziari, tra gli altri, i capitoli degli spettacoli pirotecnici, le processioni delle candelore e il pagamento dei loro portatori. Sarà ora il sindaco Enzo Bianco a individuarne i componenti. Mentre gli uffici avranno l’onere di mettere nero su bianco il regolamento della nuova entità comunale.

Divisi e distinti, sì. Ma sarà sulla nomina del prossimo Maestro del Fercolo che Curia e primo cittadino dovranno ragionare all’unisono. L’indicazione avverrà di concerto tra le due istituzioni. E non più su iniziativa del solo Arcivescovo Metropolita. Stabilite anche le mansioni. Che riguarderanno “l’apertura e chiusura del Sacello, ove sono custodite le reliquie della Santa patrona e la preparazione e la pulizia del Fercolo, accertandosi che sia collaudato da un tecnico”. Inoltre: “Il Capo vara sarà personalmente presente sul Fercolo e lo dirigerà durante il giro delle reliquie, consapevole che la sua costante presenza è indispensabile e insostituibile”.

Sulla gestione dei momenti di crisi è, invece, stabilito che il successore di Claudio Baturi “dovrà coordinarsi con l’autorità di Pubblica di sicurezza designata dal Questore”. Sul profilo strettamente religioso viene chiarito tuttavia il principio che la presenza di prelati sul Fercolo “non riguarda le modalità di svolgimento delle processioni di cui è responsabile esclusivamente il Maestro”.

Insomma, è sempre più decisiva la figura del Capo vara. Centralità che di converso gli organi giudiziari, come dimostrano le sentenze sul caso Calì, avevano già riconosciuto. La trattativa tra Comune e Curia dei mesi scorsi, ha quindi partorito ciò che implicitamente aveva già preso forma nelle aule di Tribunale, traducendolo in atti amministrativi. A quanto pare, è sulla scorta di quanto tragicamente già accaduto che si è voluto stabilire che dal Maestro del Fercolo passi anche un certo grado di autonomia in fase decisionale. E non solo responsabilità personali e quindi economiche. Da qui, la scelta dei dodici responsabili che lo accompagneranno “purché aventi i requisiti di moralità e onorabilità”. Il dato ufficiale è che ora, anche il Comune, riconosce quanto la Curia ha già stabilito al suo interno nei scorsi anni e di propria iniziativa. Chiarito inoltre che “l’opera di Capo Vara, responsabili e collaboratori è prestata con spirito di volontariato e/o devozione e dunque senza remunerazione”.

Domani, intanto, verrà presentato presso la sala dei Vescovi in Arcivescovado, il programma dei festeggiamenti, oltre al vescovo Salvatore Gristina e a monsignor Barbaro Scionti, vicario per la festa, sarà presente il sindaco Enzo Bianco. Non si esclude in quella sede possa essere annunciato il nome del prossimo Maestro. Secondo i rumors, l’incarico dovrebbe essere affidato nuovamente a Claudio Baturi, che ad ogni modo resta attualmente il presidente dell’associazione Sant’Agata in Cattedrale.

 


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