Sì alla legge "salva Pip"| Gli altri dovranno attendere - Live Sicilia

Sì alla legge “salva Pip”| Gli altri dovranno attendere

In mattinata l'ok della commissione bilancio all'esercizio provvisorio. Ma il testo non arriva in Aula: mancano le relazioni tecniche. Stesso destino per la proroga dei precari degli enti locali: tutto rinviato al 3 gennaio. Sì invece agli stanziamenti per i lavoratori di "Emergenza Palermo".

Palazzo dei normanni
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PALERMO – Tutto rinviato. Anzi, quasi tutto. Per Crocetta la norma per garantire gli stipendi degli ex Pip è “prioritaria”. Così, slitta al 2015 tutto il resto: esercizio provvisorio, mutuo e proroga dei precari degli enti locali.

LA DIRETTA.

18.37 Aula rinviata al 3 gennaio alle ore 11.

18.35 Approvato il ddl che garantisce ai precari ex Pip gli stipendi per dicembre 2014. Si tratta di due milioni. I mesi successivi verranno finaziati con l’esercizio provvisorio.

18.32 Formica (Lista Musumeci): “Oggi alcuni oppositori di maggioranza stanno complicando i lavori, già complicati, per mettere una pezza ai ritardi del governo”.

18.28 Panarello (Pd): “Perché non si discutono anche le altre norme? Non possiamo dare l’immagine di un parlamento che legifera solo in base alle persone che stanno fuori dal Palazzo a chiedere legittimamente delle risposte”.

18.24 Falcone (Forza Italia): “Siamo in una condizione di grande emergenza. Sentire da questo pulpito alcuni deputati di maggioranza inserire nuovi elementi di disturbo, quando finalmente abbiamo trovato una soluzione per 2.700 lavoratori Pip, è davvero surreale”.

18.20 Figuccia (Forza Italia): “Il bilancio è arrivato in clamoroso ritardo, sotto l’albero di Natale. Spero che nel futuro si rispettano gli articoli del nostro regolamento, che prevedono di dedicare i mesi di novembre e dicembre alla sessione di bilancio”.

18.17 Tamajo (Drs): “Vorrei anche sapere, riguardo ai Pip, a quanto ammonta lo stanziamento per il 2015, quanto è la copertura finanziaria e per quanto basterà”.

18.12 Cracolici (Pd): “Se non approviamo le altre norme sui precari, rischiamo anche di non erogare le risorse previste nel Fondo del precariato per il 2014”.

18.09 Il presidente Crocetta: “Il governo ritiene prioritaria l’approvazione della norma sui Pip. In principio erano coperti da Fondi Pac. Ma dopo la legge di stabilità con cui il governo nazionale avoca a sè quei fondi, si pone il problema della copertura anche per il mese di dicembre”.

18.05 Laccoto (Pd): “I Comuni hanno già convocato le giunte per prorogare i contratti dei precari. Sarebbe il caso di incardinare anche questa proroga nella giornata di oggi”.

18.04 Oggi si procede con l’approvazione delle norme sui Pip. L’articolo che riguarda i precari è stato infatti stralciato dalla legge generale sui precari e adesso fa parte di un ddl autonomo. Slitta al 3 gennaio l’esame dell’esercizio provvisorio e delle norme, fa sapere il presidente dell’Ars Ardizzone, “per le quali sia giunta nel frattempo la relazione tecnica”.

18.00 Riprende la seduta.

17.35 Ancora niente Aula. Si attende che la dirigente generale al Lavoro Anna Rosa Corsello prepari la relazione tecnica utile ad accompagnare il ddl sui precari. Il testo prevede uno stanziamento di circa 11 milioni per garantire gli stipendi di dicembre e quelli relativi ai primi quattro mesi del 2015.

16.50 Governo e deputati hanno deciso: oggi si procederà solo all’approvazione delle norme che assicurano lo stanziamento per i Pip. Tutto il resto, dal mutuo all’esercizio provvisorio slitta al 2015.

16.35 Alta tensione in conferenza dei capigruppo. Da quanto trapela, si sarebbe assistito a un durissimo scontro tra il capogruppo del Cantiere popolare Cordaro e il presidente della Regione Crocetta. Alla base dello scontro, la “fretta” con la quale andrebbero approvati i ddl, alcuni dei quali non corredati da una opportuna relazione tecnica.

16.28 I capigruppo avrebbero deciso di incardinare oggi solo il ddl sui precari. Mentre per mutuo e manovra finanziaria quasi certamente bisognerà attendere il nuovo anno: il 3 gennaio potrebbero essere incardinati in Aula per iniziare la discussione il 7.

15.58 E’ in corso all’Ars la conferenza dei capigruppo. A Palazzo dei Normanni anche il presidente Crocetta. Bisognerà decidere l’iter della manovra. La voce più insistente parla di un possibile approdo in Aula nel pomeriggio solo per fissare il termine per gli emendamenti. La discussione dell’esercizio provvisorio potrebbe proseguire invece i primi giorni di gennaio. Ma i deputati dovranno anche altri appuntamenti: mutuo, ddl sui precari e Pip.

Dopo una lunga maratona notturna iniziata ieri pomeriggio, la commissione Bilancio dell’Ars stamane intorno le 6,30 ha approvato il disegno di legge di esercizio provvisorio. Oggi pomeriggio alle 15 si riunirà la conferenza dei capigruppo. La seduta d’aula, prevista alle 11, è slittata alle 16.

Nella seduta di ieri, l’Ars ha dato via libera anche ai disegni di legge che garantiscono i finanziamenti ai Pip per i primi quattro mesi dell’anno e quelli riguardanti i precari degli enti locali: sì alla proroga dei contratti anche per i lavoratori dei Comuni in dissesto o pre-dissesto.

“Come era prevedibile – ha commentato il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone – stanotte si è assistito all’assalto della diligenza da parte dei gruppi di maggioranza e del Pd che, in assenza del vaglio preventivo del Commissario dello Stato, hanno voluto forzare la mano, approvando tutto e il contrario di tutto, financo norme che sopprimono i nuovi controlli, previsti per legge, come l’Audit, l’organo di controllo dell’Assemblea deputato alla verifica della legittimità finanziaria delle leggi. Confido nell’autorevolezza del presidente Ardizzone – ha concluso Falcone – che stralci dall’esercizio provvisorio tutte quelle norme di carattere sostanziale che esulano dalle strette emergenze finanziarie dei primi quattro mesi dell’anno 2015″.

E un monito è lanciato oggi anche dalla Cisl: “Il governo regionale ci ripensi: riduca a due mesi l’esercizio provvisorio e apra il confronto sociale su un piano di riforme strutturali per il rilancio, in vista della legge di Stabilità” ha detto Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia. La guerra sotterranea tra governatore e assessore all’Economia, affermano alla Cisl, impone che siano rimesse in discussione le scelte fin qui adottate da Palazzo d’Orleans. “Serve chiarezza sui conti e per questo è necessaria una nuova stagione di confronto con le forze economiche e sociali. Anche per far fronte comune col governo nazionale”. Ma serve anche “un piano di riforme strutturali che impedisca il default e rimetta in moto l’economia”. Le emergenze, sostiene Milazzo, riguardano la ristrutturazione della spesa “ma evitando la macelleria sociale e dando un taglio netto ai costi improduttivi”: dagli affitti impropri alle spese di intermediazione alle consulenze ai Cda delle Partecipate. È qui che bisogna tagliare, ritiene la Cisl che tra le priorità indica pure il tema dei fondi Ue e quello delle province. Al riguardo, “continuiamo a insistere – rimarca Milazzo – affinché siano rapidamente definiti compiti e funzioni degli enti di area vasta e quelli delle città metropolitane”.


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