Biondo, giovedì giorno della verità| Il Teatro Stabile resta in bilico - Live Sicilia

Biondo, giovedì giorno della verità| Il Teatro Stabile resta in bilico

Occhipinti (Idv): "Comune in ritardo con le quote, Alajmo sfiduciato?". La replica: "Nessuna sfiducia, i soldi stanno arrivando".

PALERMO – Potrebbe essere giovedì il giorno della verità per il Teatro Biondo di Palermo. Nel pomeriggio si terranno infatti prima l’assemblea dei soci (Regione, Comune, Provincia e Fondazione) e poi il cda che dovrebbe far quadrare i conti, salvando lo Stabile e i lavoratori che proprio qualche giorno fa hanno sfilato in via Roma per protesta contro i nuovi sacrifici richiesti.

Ma ad alimentare le polemiche è anche il capogruppo di Idv a Sala delle Lapidi Filippo Occhipinti. “La vicenda del rilancio del Teatro Biondo presenta aspetti oscuri che non si possono tollerare, soprattutto quando in ballo c’è il futuro di 44 famiglie e di un pezzo di storia e di cultura della città – dice l’esponente Idv – non si può parlare di rilancio del Teatro se poi non si danno con regolarità i fondi stanziati, creando sperpero su sperpero e chiedendo sacrifici sempre e solo ai lavoratori che hanno rinunciato al 25% del loro stipendio nel 2013 fidandosi di questa Amministrazione Comunale e del nuovo direttore Alajmo – continua Occhipinti – nel 2014 il Comune sembra avere dichiarato guerra al nuovo direttore. L’anno scorso il Comune ha erogato solo 150 mila euro degli 1,75 milioni promessi, obbligando il Biondo a prestiti bancari che comportano interessi per 250mila euro. La stessa somma complessivamente chiesta dagli amministratori come ulteriore taglio e sacrificio ai 44 lavoratori del Teatro, pena l’impossibilità di chiudere il bilancio previsionale e di programmare la stagione teatrale, arrivando a minacciare lo scioglimento del Teatro. In altre parole, o si taglia o si chiude. Ma i lavoratori hanno già dato, ora i soci trovino altre soluzioni. “Ho chiesto di convocare per la prossima conferenza dei capogruppo l’assessore al Bilancio, Luciano Abbonato, e quello alla cultura, Andrea Cusumano, per capire se il sovraintendente Alajmo gode ancora della fiducia di questa Amministrazione e quale sia il reale progetto per il rilancio del Teatro che non può prescindere dalla richiesta di riconoscimento di Teatro Nazionale o di interesse Nazionale, che garantirebbe anche entrare più cospicue. In caso contrario, è meglio sostituire subito il sovrintendente. In mancanza di risposte, chiederò la convocazione in consiglio dei soci del Teatro, ovvero Comune, Regione, Provincia e Fondazione, perché chiariscano le loro reali intenzioni”.

Da Palazzo delle Aquile arrivano però rassicurazioni. “Nessuna sfiducia nei confronti del direttore Alajmo – dice l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano – è solo una questione burocratica dovuta all’approvazione tardiva del bilancio. Il provvedimento è da settimane in Ragioneria, è questione di poco”. “A fine 2014 la giunta ha varato un prelievo di altri 250mila euro – dice l’assessore al Bilancio Abbonato – il che porta la quota stanziata a 2 milioni, più che in passato”.

“I soldi sono stati stanziati, sono in dirittura d’arrivo – precisa Alajmo – è solo una questione burocratica, anche se siamo in grande ritardo visto che parliamo di soldi dell’anno scorso. Non credo ci sia un problema del Comune nei miei confronti. I nostri problemi riguardano un indebitamento pregresso molto forte e di assetto societario: col ritiro della Provincia l’associazione è nei fatti sciolta e va rivista dai soci superstiti”.

 


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