Amia, all'asta quel che rimane| In vendita il Palazzo ex Ferrovie - Live Sicilia

Amia, all’asta quel che rimane| In vendita il Palazzo ex Ferrovie

L'8 aprile la curatela proverà a dismettere 5 lotti, tra cui due di quelli usati per la ricapitalizzazione del 2010. Tantillo (Fi): "Vediamo prima se servono". Dal Comune il sospetto di una procedura viziata.

PALERMO – L’Amia va all’asta. O almeno ci va quel che ne resta, in pratica cinque grandi immobili di proprietà dell’ex azienda per l’igiene pubblica, ormai fallita e sostituita dalla Rap. Non ci sono infatti più i dipendenti da stipendiare ogni mese, ma rimangono fior di milioni di debiti da onorare con imprese e fornitori. Così la curatela fallimentare ha deciso di vendere al miglior offerente: i primi cinque lotti saranno battuti l’8 aprile alle 10 del mattino.

Si tratta del Palazzo ex Ferrovie di piazzetta Cairoli, attuale sede della Rap, che partirà da 6,6 milioni di euro; Palazzo La Rosa in via Alloro da 3.316.000 euro; i complessi industriali di via Ingham e Partanna Mondello, rispettivamente 4.786.500 e 3.564.860; uffici, spogliatoi, servizi e accessori all’autoparco Villa Tasca da 322.400. In particolare il Palazzo ex Ferrovie e Palazzo La Rosa rientrano in quel pacchetto di beni trasferito dal Comune all’Amia, in epoca Cammarata (2010), per evitare un fallimento poi alla fine è giunto comunque. Il Palazzo ex Ferrovie era valutato 16,5 milioni, Palazzo La Rosa 4,4, oltre a 60 milioni di fondi Fas, all’ex poligono (11,7 milioni) e al 49% di Amg (64,2 milioni) che dovrebbe seguire una gara a parte. Se Palazzo La Rosa ha mantenuto il suo valore, quello del Palazzo ex Ferrovie si è più che dimezzato.

Ma sembra che la mossa della curatela abbia urtato, e non poco, gli umori a Palazzo delle Aquile. Il Comune sospetta infatti che le procedure di conferimento siano in qualche modo viziate e che quindi emergerebbero profili di illegittimità, tanto da aver fatto opposizione. “Noi non parteciperemo alla prima asta – spiega il presidente della Rap Sergio Marino – perché vogliamo capire col Comune se ci sono terreni o immobili alternativi. Certamente non abbiamo i soldi per ricomprarli tutti”. “Il cda della Rap deve dirci se e quali beni sono indispensabili, poi deciderà l’amministrazione sentito il consiglio comunale – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – se il Comune ha deciso di non partecipare alla prima asta ne prendiamo atto, ma l’Aula venga informata di cosa pensa la Rap. Chiederò un incontro con il sindaco per fari chiarire la vicenda al consiglio comunale”.

 


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