Disordini per la festa del patrono | Scattano sette misure cautelari - Live Sicilia

Disordini per la festa del patrono | Scattano sette misure cautelari

L'indagine riguarda i disordini avvenuti in occasione della festa di San Sebastiano.

barcellona pozzo di gotto, nel Messinese
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BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) – I carabinieri stanno eseguendo a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) un provvedimento cautelare emesso dal Gip del locale Tribunale, Danilo Maffa, nei confronti di 7 persone, ritenute responsabili di violenza privata in concorso per i gravi disordini avvenuti in occasione della festa patronale di San Sebastiano dell’anno scorso. Per due di loro sono stati disposti i domiciliari, per altri due l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e per gli ultimi tre il divieto di dimora a Barcellona Pozzo di Gotto. L’indagine, denominata “Oasi”, è stata condotta dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto e ha permesso di ricostruire le presunte responsabilita’ dei soggetti destinatari delle misure. Ulteriori particolari verranno forniti durante una conferenza stampa alle 11 al comando provinciale dei carabinieri di Messina.

Le persone alle quali i carabinieri hanno notificato stamani a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per violenza privata sono Orazio Maggio, 42 anni, e il padre Filippo Maggio, 69 anni. Per Salvatore Maggio, 54 anni, e Franco Tindaro Triolo, 51 anni, è invece scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria mentre per i figli di Filippo, Domenico Maggio, 40 anni, e Giuseppe Mariano Maggio, 34 anni, e per Giovanni Crinò, 40 anni, il divieto di dimora nel Comune di Barcellona. i sette avevano provocato numerosi disordini durante la festa patronale di San Sebastiano, il 19 ed il 20 gennaio dello scorso anno a Barcellona Pozzo di Gotto (Me), mettendo in scena una protesta violenta contro la scelta dell’amministrazione comunale che aveva cambiato la tradizionale ubicazione delle bancarelle. Inoltre, un gruppo di circa 40 ambulanti decise di scagliarsi contro altri venditori che avevano allestito le proprie esposizioni nella fiera d’antiquariato ed artigianato locale nel parco Oasi. (ANSA).


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