D'Agostino lascia il gruppo Udc | Il deputato si avvicina al Pd - Live Sicilia

D’Agostino lascia il gruppo Udc | Il deputato si avvicina al Pd

Il parlamentare catanese lascia i centristi: "Le scelte nazionali non convincono e quelle regionali penalizzano il nostro territorio". Per il momento passa al gruppo misto, ma possibile l'approdo tra i democratici.

PALERMO – L’Udc perde un altro pezzo. Il deputato catanese Nicola D’Agostino lascia il gruppo parlamentare dei centristi e approda, per il momento, al gruppo misto. Ma sono da tempo insistenti le voci di un suo possibile passaggio al Partito democratico.

Un addio arrivato non del tutto a sorpresa. Erano stati diversi i motivi di attrito col partito. Ultimo, solo in ordine di tempo, la decisione di estromettere Nico Torrisi dalla giunta di Rosario Crocetta. “Ringrazio dirigenti, colleghi ed amici – ha commentato D’Agostino sul proprio profilo Facebook – per la fiducia concessami in questi due anni, ma le scelte nazionali non mi convincono per il futuro, quelle regionali stanno penalizzando il nostro territorio. Stiamo vivendo – ha aggiunto – in Italia un momento storico di grande trasformazione dell’assetto istituzionale e politico. Non ho mai creduto che i partiti fossero dei fini ultimi e delle scelte assolute, piuttosto degli strumenti per sostenere le proprie idee e per dargli semmai forza e capacità realizzativa. Le responsabilità anche recentemente aumentate costringono a non perdere di vista la necessaria concretezza per raggiungere i risultati per i quali abbiamo chiesto il voto ed ottenuto un consenso ampio e che per questo ci impegna enormemente verso i nostri concittadini ed amici”.

E adesso, la nuova avventura. Al momento, di ufficiale c’è solo il passaggio al gruppo misto a Sala d’Ercole. Poi si vedrà. “Il senso di opportunità (o un concetto vago di opportunismo) – spega D’Agostino – mi suggerirebbe di restare dove ero e coltivare più facilmente obiettivi di carriera personale: ma non ho mai improntato il mio impegno politico solo al raggiungimento di risultati individuali. Avverto, per il ruolo assegnatomi dagli elettori, l’esigenza di tutelare un patrimonio umano e di intelligenze che non ha mai fondato le sue basi su steccati partitici; semmai lo considero saldamente ancorato a principi etici e impegno concreto che ci ha permesso di interpretare questi anni di attività politica nel territorio con grande libertà e anche con esemplare originalità”.

D’Agostino, lo ricordiamo, è stato a lungo tra gli esponenti di spicco del Mpa di Raffaele Lombardo. Partito per il quale ha ricoperto il ruolo di capogruppo all’Ars, dopo l’addio di Francesco Musotto. Poi, in vista delle ultime elezioni regionali, il passaggio all’Udc insieme all’altro “big” lombardiano, Giovanni Pistorio che tutt’ora ricopre la carica di segretario regionale dei centristi. “Rimettersi in discussione – afferma D’Agostino – è sempre cosa difficile, ma se tutto ciò è fatto con trasparenza e rispetto per tutti non può che portare a buoni risultati. Il nostro percorso di riflessione è già iniziato da tempo, altrimenti non avrei preso questa decisione; sono certo – conclude – che condurrà a soluzioni che ci permetteranno di continuare il nostro impegno con rinnovata efficacia”.

Si tratta solo dell’ultima defezione nel gruppo Udc, già spaccato al proprio interno. Restano al momento tra i centristi di Sala d’Ercole il capogruppo Mimmo Turano, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e i parlamentari Margherita La Rocca Ruvolo, Gianluca Micciché, Nino Dina, Lillo Firetto, Orazio Ragusa e Giuseppe Sorbello.


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