Madre e figlio morti in casa| Dramma e giallo alla Zisa - Live Sicilia

Madre e figlio morti in casa| Dramma e giallo alla Zisa

Il balcone dell'appartamento della Zisa in cui è stato trovato il corpo di Eleonora Verderosa

Si tratta di Stefano Sorge, di 56 anni ed Eleonora Verderosa, di 90 anni. I corpi non presentano segni di violenza. Disposta l'autopsia. Il commento di Roberto Puglisi (clicca qui per leggerlo). L'alieno della porta accanto.

PALERMO – Due cadaveri in casa e tanti dubbi da chiarire. Cosa sia accaduto al civico 10 di via Ida Castelluccio resta un mistero. Il dramma familiare si è consumato in un edificio nuovo nel cuore del rione Zisa.

Eleonora Verderosa, 90 anni, era riversa per terra in balcone. Con una coperta di sopra. Il figlio, Stefano Sorge, 56 anni, era disteso sul letto. È stato un altro figlio che abita lontano dalla Sicilia, ad Arcore, a chiedere l’intervento dei poliziotti. Da giorni non aveva notizie dei familiari. Gli ultimi contatti con il fratello deceduto risalgono al 4 gennaio scorso e sono testimoniati da alcuni sms.

Per entrare nell’appartamento i vigili del fuoco si sono calati dal dodicesimo piano. Poi la macabra scoperta. Sarà l’autopsia disposta dal pubblico ministero Antonino Di Matteo a chiarire i dubbi. La porta di casa era chiusa dall’interno e sui corpi non ci sono segni di violenza. Ciò che è accaduto ha avuto per protagonisti soltanto madre e figlio. Nessuno poteva accorgersi della donna in balcone, visto che lo stesso è in muratura e quindi sprovvisto di ringhiera.

Sorge, un uomo finito nel tunnel della tossicodipendenza, potrebbe essersi sentito male e l’anziana donna avrebbe cercato aiuto, affacciandosi in balcone dove potrebbe essere stata colta da un malore. Oppure il figlio si è tolto la vita e la la madre non ha resistito al dolore. Oppure ancora, ed è una ipotesi battuta ma non privilegiata, potrebbe essere avvenuto qualcosa di violento in casa.

In base ad una prima ispezione cadaverica effettuata dal medico legale, però, i due corpi non presentano alcun segno di violenza, ma non è stato possibile effettuare esami più approfonditi per l’avanzato stato di decomposizione in cui si trovano. Gli investigatori stanno scavando nella vita della donna e del figlio alla ricerca di elementi utili alle indagini per chiarire quello che sembra un dramma familiare e della solitudine avvenuto nell’appartamento di via Castelluccio, una traversa di via Eugenio l’Emiro.


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