Il pm assessore, penalisti all'attacco | Proclamato lo stato di agitazione - Live Sicilia

Il pm assessore, penalisti all’attacco | Proclamato lo stato di agitazione

L'assessore ed ex pm Vania Contrafatto

Dura presa di posizione della Camera penale di Palermo. La vicenda di Vania Contrafatto, pm divenuto assessore, e la richiesta di archiviazione dell'inchiesta per diffamazione a carico del senatore Beppe Lumia continuano a sollevare polemiche.

PALAZZO DI GIUSTIZIA DI PALERMO
di
2 min di lettura

PALERMO – Il caso Contrafatto scuote il Palazzo di giustizia di Palermo. I penalisti hanno proclamato lo stato di agitazione a sostegno del collega Ennio Tinaglia.

Da pubblico ministero Vania Contrafatto aveva chiesto l’archiviazione di un’inchiesta per diffamazione a carico di Beppe Lumia, senatore del Pd. Oggi il sostituto procuratore fa l’assessore del governo regionale di Rosario Crocetta su indicazione dello stesso partito di Lumia che l’avvocato Ennio Tinaglia ha definito in aula “il regista del governo Crocetta”. Ecco perché, secondo il legale, non solo andrebbe respinta la richiesta di archiviazione, ma il processo dovrebbe ripartire da zero per spazzare via ogni sospetto di condizionamento. Alle polemiche il neo assessore ha risposto per le rime: “Ho cose più serie a cui pensare”.

Il pm presente in udienza, Renza Cescon, aveva risposto chiedendo la trasmissione in Procura del verbale per valutare eventuali profili di reato nei confronti dello stesso penalista. Una scelta che non è piaciuta al direttivo della Camera penale “Girolamo Ballavista” che si è riunita oggi pomeriggio. “La richiesta, avanzata dal pubblico ministero – si legge in una nota – costituisce un attacco diretto alla libertà dell’avvocato nell’esercizio della propria funzione. L’Unione delle Camere penali italiane ha ripetutamente denunciato la problematica inerente la proliferazione di un gran numero di magistrati fuori ruolo, che sottraggono risorse alla giurisdizione, contaminando la funzione e condizionando la politica”.

Ed ancora: “L’Ufficio del Pubblico Ministero, nello svolgimento delle indagini preliminari, deve, non solo essere, ma anche apparire imparziale, adottando una condotta informata al principio di obbligatorietà dell’azione penale”. I penalisti non sono teneri: “Risulta assolutamente inaccettabile replicare ad una legittima attività difensiva, posta in essere all’interno del procedimento penale, mediante una richiesta di tipo intimidatorio, in quanto direttamente riguardante la persona dell’avvocato difensore, destinatario di una richiesta di trasmissione alla Procura della Repubblica del verbale di udienza contenente uno scritto difensivo, attraverso cui, nell’interesse della parte offesa, il difensore ha chiesto un approfondimento istruttorio”. Da qui la decisione di proclamare lo stato di agitazione e di convocare l’Assemblea degli iscritti per il 28 gennaio prossimo.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI