Teatro Biondo, sfuma l'ipotesi| di un asse con Catania - Live Sicilia

Teatro Biondo, sfuma l’ipotesi| di un asse con Catania

Da una riunione a villa Niscemi emerge l'impraticabilità sia della sinergia col Bellini che con i teatri palermitani. Alajmo punta alla candidatura indipendente per il titolo di Teatro nazionale. Idv: "Alajmo si dimetta".

PALERMO – Fumata nera per il Teatro Biondo di Palermo. Si è tenuta infatti oggi una riunione a villa Niscemi tra il direttore Roberto Alajmo, l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano, il sindaco Orlando e i rappresentanti di alcuni teatri cittadini. All’ordine del giorno la fattibilità della candidatura dello Stabile a Teatro di interesse nazionale, da inoltrare entro il 31 gennaio, in sinergia con lo Stabile di Catania, così come suggerito dalla Regione, o con tre teatri palermitani (Libero, Cuticchio e Garibaldi) come invece auspicato dal Comune.

Il problema è che entrambe le ipotesi sono risultate impraticabili, visti i tempi risicatissimi: per creare un nuovo soggetto credibile, sciogliendo i pre-esistenti, servirebbero infatti più di una decina di giorni. La giunta Orlando proprio ieri aveva costituito un comitato ad hoc, ma oggi, con il naufragio di entrambe le ipotesi, il futuro sembra meno roseo.

Alajmo, dal canto suo, dice di stare valutando l’ipotesi di presentare una domanda indipendente, ovvero come Biondo, ma l’eventuale accettazione del ministero è in forte dubbio. In ballo ci sono i contributi ex Fus che, per il Teatro, sarebbero una manna dal cielo. Non ci è stato possibile contattare l’assessore Cusumano.

“La notizia che il Teatro Biondo presenterà da solo la domanda per il riconoscimento di Teatro Nazionale, a causa dei tempi troppo stretti, certificata il fallimento della gestione dello Stabile – dicono i consiglieri Idv Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti – si prospetta una nuova bocciatura per la città, dopo quella come capitale europea della cultura. A questo punto il direttore, Roberto Alajmo, dovrebbe trarne le conseguenze e dimettersi, così come l’assessore Andrea Cusumano dovrebbe riconoscere di non essere all’altezza del ruolo che ricopre. Aspettiamo ancora la riunione, indetta dalla conferenza dei capigruppo per ascoltare gli assessori Abbonato e Cusumano, ormai improcrastinabile, e chiediamo di consultare i bilanci del Teatro degli ultimi tre anni per verificare come sono stati spesi i soldi del Comune di Palermo”.


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