Maltempo, aziende in ginocchio |Distrutto il 90% della produzione - Live Sicilia

Maltempo, aziende in ginocchio |Distrutto il 90% della produzione

Per il presidente di Confagricoltura Catania, Giovanni Selvaggi, “serve un intervento immediato". A Catania al lavoro sei squadre per far tornare la situazione alla normalità.

dopo la violenta grandinata
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CATANIA. “I danni causati dal maltempo che si è abbattuto ieri sulla parte ionica della provincia catanese sono incalcolabili, da una prima ed ancora approssimativa stima il 90% della produzione florovivaistica del 2015 è compromesso”. Lo afferma l’imprenditore Mario Faro presidente della sezione provinciale florovivaistica di Confagricoltura.

“Ai danni provocati dalla tromba d’aria che ha devastato serre, ombrai, case, tetti e alberature in pieno campo si è aggiunta la più rovinosa grandinata degli ultimi 50 anni con caduta di chicchi di grandine, di diametro fino a 6 centimetri, che hanno distrutto quasi tutte le nostre piante”, spiega Faro. “Per gli imprenditori della zona ionica questa è la seconda catastrofe della stagione, dopo quella verificatasi a novembre scorso e per la quale attendiamo ancora risposta dalle istituzioni.” “Solo nel nostro settore sono a rischio chiusura più di cento aziende che impiegano almeno un migliaio di lavoratori”, conclude il presidente dei florovivaisti di Confagricoltura.

Per il presidente di Confagricoltura Catania, Giovanni Selvaggi, “serve un intervento immediato della politica che, al contrario di quanto successo in altre occasioni, soccorra gli imprenditori agricoli in difficoltà.” “I danni sono ingenti soprattutto nella fascia che va da Acireale a Fiumefreddo, ma ai nostri tecnici arrivano segnalazioni di colture danneggiate anche dalla zona pedemontana che include i comuni di Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi, Viagrande, Belpasso. Segnalazioni di danni, infine, anche dalla Piana, specie agli agrumeti di Scordia e Ramacca”, precisa Selvaggi. “Siamo già alle prese con la spinosa questione dell’Imu agricola e non abbiamo ancora assorbito i colpi provocati dall’ondata di maltempo di novembre. La dichiarazione dello stato di calamità deve essere immediata così come gli aiuti, tramite sospensione del pagamento dei contribuiti Inps, a tutti gli imprenditori colpiti da questa eccezionale ondata di maltempo”, conclude il presidente di Confagricoltura Catania.

Intanto la situazione nelle città sembra tornare alla normalita. A Catania, ad esempio, i tecnici comunali hanno effettuato sopralluoghi per capire quanti danni sono stati causati dalle forti piogge cadute in pochissime ore. I danni sono stati causati dalla particolare violenza della pioggia e dalla enorme quantità d’acqua caduta in pochissimo tempo, tanto da aver indotto il sindaco Enzo Bianco a chiedere al governo lo stato di emergenza, anche alla luce del fatto che questa non è la prima volta che si verifica un fenomeno del genere nel giro di pochi mesi.
Sin dalla prima mattinata sono entrate in azione 6 squadre di operatori comunali che hanno effettuato interventi in tutte le zone della città, sia per la pulizia dei tombini intasati dai residui di ogni tipo trascinati violentemente dalla potenza dell’acqua, che hanno creato veri e propri tappi, anche a causa della presenza dei chicchi di grandine non ancora disciolti, sia per eliminare gli allagamenti e il pietrisco rimasto sulle strade. Risolte le infiltrazioni di acqua sia nel Teatro Massimo sia nella piscina di Nesima. Nessun particolare inconveniente è stato registrato nelle scuole catanesi di competenza del comune. Solo nell’istituto Parini si è infranta una vetrata che sarà presto sostituita.
Questa mattina, inoltre, gli studenti delle scuole medie superiori Principe Umberto e Archimede, si sono rivolti al sindaco Bianco riguardo la situazione generale dei loro istituti che hanno subito alcuni danni. Poiché la competenza su di essi è della Provincia, il sindaco di Catania si è subito messo in contatto con il Prefetto Giuseppe Romano, commissario straordinario dell’ente, mettendolo al corrente della situazione affinché la Provincia possa intervenire.

 

 


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