"No ai primari senza concorso" | Scatta il ricorso al Tar - Live Sicilia

“No ai primari senza concorso” | Scatta il ricorso al Tar

Villa Sofia

Le polemiche targate sanità non finiscono mai. Qui c'è anche il ricorso.

PALERMO – Nuove grane per l’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino sul fronte dei concorsi nella Sanità. Due sindacati di settore, l’Associazione degli ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani (Aogoi) e la Federazione medici ospedalieri (Fesmed), e un medico specialista – sanitario ospedaliero avente i titoli per aspirare a tale direzione per concorso – hanno presentato ricorso al Tar per chiedere uno stop alla nomina di Antonino Perino, professore e medico al Policlinico, alla carica di primario del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo.

“Sarebbe illegittimo l’affidamento senza concorso dell’incarico di responsabile di unità operativa a professori e ricercatori universitari”, sostengono i ricorrenti, assistiti dagli avvocati Guido Corso e Roberto Righi. Secondo i legali, infatti, la procedura di assegnazione diretta di incarichi va riferita “soltanto alle aziende ospedaliere universitarie vere e proprie”. Per tutte le altre aziende sanitarie, per i ricorrenti, le cariche apicali dovrebbero essere assegnate tramite concorso pubblico. Altrimenti, il rischio è quello del fenomeno della “clinicizzazione ad personam”.

L’incarico di Perino fa riferimento a una convenzione del 2009 tra la Regione Sicilia e il policlinico “Giaccone”, di cui con il ricorso al Tar si chiede l’annullamento. I due legali segnalano anche un ingiustificato “sconfinamento” da parte dei docenti universitari nelle attività assistenziali svolte in seno alle strutture sanitarie ospedaliere. “All’interno delle strutture sanitarie ospedaliere – è scritto nel ricorso – il personale di estrazione universitaria dovrebbe limitarsi ad espletare attività di didattica e di ricerca integrate a quelle assistenziali, il che non richiede affatto la direzione delle medesime unità operative, e soprattutto non la consente”. Allargando la previsione alle aziende ospedaliere, per l’Aogoi e Fesmed, sarebbe stata lesa una “posizione soggettiva di interesse legittimo” e sarebbero stati violati due articoli (3 e 97) della Costituzione. I motivi di Illegittimità sarebbero, secondo gli avvocati Righi e Corso, tra gli altri, “eccesso e sviamento di potere”.

Quella dei concorsi, si conferma quindi una questione spinosa per l’assessorato regionale alla Salute. Sono state centinaia, infatti, le segnalazioni che sono arrivate all’Osservatorio di Livesicilia in merito a concorsi pubblici e procedure di mobilità rimasti in sospeso in attesa del nuovo Piano della rete ospedaliera. Piano che è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Da oggi, dunque, sono migliaia i medici, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari, gli amministrativi che attendono delle risposte sul futuro delle selezioni per i posti vacanti delle piante organiche delle strutture sanitarie.


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