In Aula al momento del voto |Polemica interna al centrodestra - Live Sicilia

In Aula al momento del voto |Polemica interna al centrodestra

Anthony Barbagallo

Clemente di Cantiere popolare (nella foto): "Stupisce il comportamento di quattro deputati d'opposizione". Figuccia: "Volevo uscire ma mi hanno trattenuto". Barbagallo lo smentisce. Scoma: "Fare chiarezza"

PALERMO – Il giorno dopo il sì dell’Aula al maximutuo, tiene banco nel centrodestra il tema dei deputati d’opposizione rimasti in Aula al momento del voto, permettendo così che vi fosse il numero legale. Una polemica con tanto di giallo, coda di una surreale seduta in cui per la prima volta dopo anni a Sala d’Ercole si sono riviste le palline per le votazioni. “Stupisce alquanto il comportamento in Aula dei deputati di Ncd D`Asero, Alongi e Fontana che hanno votato no alla approvazione del mutuo da 1,8 miliardi per il pagamento dei debiti con le imprese fornitrici di Asp e ospedali. Cosi come stupisce l’astensione del collega di Forza Italia Vincenzo Figuccia, segretario di Forza Italia a Palermo. I malpensanti fanno notare che grazie al loro comportamento, il mutuo e` passato, perché e` stato garantito il numero legale. Un modo davvero strano di fare opposizione al governo Crocetta. Davvero strano, soprattutto se si considera che la strategia concordata dalle forze di opposizione di centrodestra era di abbandonare l`Aula”, attacca Roberto Clemente del Cantiere popolare.

Ieri, a tarda sera, Vincenzo Figuccia ha inviato un comunicato raccontando la sua versione dei fatti. “Ho convintamente abbandonato l’Aula e sono rientrato solo per verificare lo stato dei lavori con la precisa intenzione di andar via immediatamente. Le telecamere potranno testimoniare che sono stato fisicamente braccato dai colleghi dell’opposizione per impedirmi di uscire e che la presidenza mi ha attribuito l’astensione all’approvazione del mutuo in maniera illegittima – dice il deputato forzista -. Oggi all’Ars si è consumato un fatto gravissimo, che dovrà essere immediatamente chiarito. Sono stato il fautore dell’abbandono dei lavori da parte dell’opposizione, ritengo che il mutuo voluto da Crocetta e dal suo pd contribuirà in maniera significativa alla devastazione della nostra Sicilia. Chiedo la verifica di quanto accaduto e l’annullamento della votazione”.

“Siamo increduli – dichiarano però i deputati di Forza Italia e componenti la Commissione Bilancio, Riccardo Savona e Giuseppe Milazzo – per quanto accaduto ieri in Aula. Facciamo nostre le perplessità enunciate da diversi colleghi circa la presenza a Sala d’Ercole di alcuni rappresentanti del Centro Destra, determinanti – al di la del voto contrario o dell’astensione – affinché il mutuo venisse approvato. Non si tratta di dare lezioni a nessuno, ne di esprimere giudizi personali. Semplicemente una banale analisi matematica ci consente di affermare, senza possibilità di smentita, che se i quattro parlamentari del Centro Destra fossero usciti dall’Aula – come tutti gli altri parlamentari dell’opposizione – il mutuo non sarebbe stato approvato ed il segnale politico sarebbe stato forte. Molto forte. Purtroppo il Vice Capogruppo di Forza Italia – che in assenza del Capogruppo Falcone (impegnato a Roma per l’elezione del Capo dello Stato) avrebbe dovuto guidare il Gruppo parlamentare – è rimasto in Aula. Apprendiamo che lo stesso è stato “fisicamente braccato dai colleghi dell’opposizione (???) per impedirgli di uscire (…)” ed è quindi stato “costretto” a votare… Riteniamo urgente una convocazione del Gruppo parlamentare di Forza Italia, alla presenza del coordinatore Regionale, per affrontare questa incredibile ricostruzione e gli effetti politicamente rilevanti che ne conseguono”.

“E’ un episodio su cui va fatta chiarezza, qualcuno si deve assumere la responsabilità di quello che dice e di quello che ha fatto”, commenta Francesco Scoma, vicecoordinatore regionale di Forza Italia.

“Le dichiarazioni dell’onorevole Figuccia in ordine alla regolarità della votazione di mercoledì sera lasciano senza parole”. E’ la replica del deputato segretario all’Ars, Anthony Barbagallo alle accuse mosse dall’onorevole Figuccia nei confronti della presidenza d’aula per il comportamento tenuto durante il voto per l’accensione del mutuo.

“Come possono si testimoniare le telecamere dell’aula – spiega Barbagallo – al momento della seconda ‘chiama’, proprio al momento in cui l’appello era giunto alla lettera F, l’onorevole Figuccia è entrato in aula, e proprio alla luce della sua presenza è stato interpellato. Alla domanda da me rivoltagli : ‘Onorevole si astiene?’, ha risposto: ‘si’, così come si evince nelle riprese d’aula. Non sono quindi ricevibili accuse mendaci nei confronti della presidenza – conclude Barbagallo – che ha condotto i lavori con grande equilibrio nonostante il difficile clima dovuto alla complessità dell’argomento ed alle problematiche causate dal guasto al sistema di voto elettronico”.

Replicano gli esponenti di Ncd. “Il Nuovo centro destra non è abituato alla strategia della fuga! Siamo per …metterci la faccia” lo dicono il capogruppo Nino D’Asero e i deputati Vincenzo Fontana e Pietro Alongi dopo le polemiche – “sterili” come le definiscono i tre Ncd – seguite al voto di ieri sull’approvazione del nuovo mutuo. E spiegano: “Non siamo rimasti in Aula per tenere il sacco a nessuno. Abbiamo votato il nostro NO coerenti anche a quanto avevamo già dichiarato in questi giorni e ieri, protestando sia per il nuovo indebitamento dei siciliani sia per la procedura anomala che non ha permesso la presentazione di nuovi emendamenti dopo il ritorno in commissione del ddl”.

“In ogni caso – riprendono – sottolineando che non esisteva affatto una linea concordata nell’opposizione, dichiariamo a gran voce che non accettiamo critiche: da nessuno”.

“La sceneggiata dell’abbandono dell’Aula sarebbe comunque rimasta nient’altro che questo. Non sarebbe servita a nulla se non al rinvio di un’ora della seduta stessa. E, dopo un’ora, la maggioranza si sarebbe ritrovata in forza numerica in Aula e avrebbe dunque approvato questo prestito che peserà per trenta anni sulle teste e i portafogli dei cittadini. Quel prestito contro il quale abbiamo opposto il nostro NO deciso e incontrovertibile. Noi non ci siamo astenuti – concludono D’Asero, Fontana e Alongi, non senza una punta di polemica – Il nostro senso di responsabilità ci fa ora dichiarare, al netto di quanto accaduto ieri, che la vera partita si giocherà fra non molto e si terrà in Sala d’Ercole: per l’approvazione di Bilancio e Finanziaria. Ove governo e maggioranza dovranno realmente fare i conti con una opposizione che auspichiamo compatta e che non lascerà via libera se non in presenza di una vera programmazione e in …assenza di un nuovo non impossibile mutuo: basta con i debiti per pagar debiti e per mettere le mani in tasca ai cittadini. Parte delle somme già di quest’ultimo prestito si utilizzino per investimenti che creano futuro”.

 


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