Dalla finale di Roma alla rottura |Muñoz dice addio sul più bello - Live Sicilia

Dalla finale di Roma alla rottura |Muñoz dice addio sul più bello

Dall'arrivo nel 2010 in Sicilia dal Boca Juniors alla cavalcata dello scorso anno per riconquistare la serie A, passando per la finale di Coppa Italia contro l'Inter e tanti alti e bassi. Il difensore argentino, col passaggio in prestito alla Sampdoria, chiude definitivamente la sua esperienza in rosanero.

PALERMO – Arrivò in Sicilia con un volo dall’Argentina, se ne va con un altro direzione Genova. Il Palermo lo prelevò dal Boca Juniors dove si segnalò come uno dei migliori difensori sudamericani strappandolo alla concorrenza di diversi club italiani, Fiorentina su tutti. Stiamo parlando ovviamente di Ezequiel Muñoz, giocatore classe ’90, che in queste ultime ore di calciomercato si è trasferito in prestito alla Sampdoria, dopo cinque stagioni in maglia rosanero fra alti e bassi. La società di viale del Fante lo cede dopo non aver trovato l’accordo per il rinnovo con il giocatore che andava in scadenza a giugno.

Si conclude dunque la telenovela tra l’argentino e il club siciliano che lo acquistò per 6 milioni di dollari (4,6 milioni di euro) siglando un contratto di cinque anni a 700mila euro a stagione. Muñoz esordì nel calcio italiano il 29 agosto del 2010 in un Palermo-Cagliari terminato sullo 0-0, mentre l’esordio assoluto era già andato in scena nel preliminare di Europa League con il Maribor in terra slovena. Con Delio Rossi in panchina l’argentino trova però poco spazio, chiuso da Bovo e Goian, e quindi il primo gol arriva in Europa nella trasferta di Losanna mentre con la rete del 2-1 nella finale di Coppa Italia contro l’Inter all’Olimpico a maggio, match terminato poi 3-1 in favore dei nerazzurri, il numero 6 si segnala per la sua grande determinazione.

Un gol di testa, la specialità del giocatore, anche l’anno dopo contro il Lecce, sotto la gestione Bortolo Mutti, che però non vale il sorpasso nelle gerarchie in campo sul connazionale Mathias Silvestre. La titolarità arriverà invece nelle due stagioni successive che culmineranno nella sofferta retrocessione in B dopo nove anni di permanenza nella massima serie.  A ricevere la maggior parte delle critiche è proprio la difesa composta dall’ex Boca che però trova il suo pronto riscatto nella stagione di purgatorio in cadetteria. Le sue reti contro Pescara e Varese valgono sei punti mentre la sua continuità nelle prestazioni erigono un muro contro tutti gli avversari dei rosanero. Alla fine arriva la promozione e la festa in città, Muñoz è fra i beniamini del pubblico.

E così arriviamo ai giorni nostri. Con Beppe Iachini il giocatore trova la posizione ideale di mezzo destro nel terzetto composto dal ‘Pipo’ Gonzalez e da Sinisa Andelkovic. Il Palermo disputa grandi match contro Milan, Inter e Napoli e Muñoz si guadagna l’attenzione di grandi club che gli mettono gli occhi addosso. Da lì il mancato rinnovo col Palermo e la voglia di calcare palcoscenici più blasonati. Alla fine è la Sampdoria di Ferrero a strappare l’accordo col ds Baccin per sei mesi di prestito, poi sarà il tempo d’indossare la maglia rossonera del Milan. Il Chiqui tornerà al “Barbera” da ex: il tempo dirà se saranno applausi di malinconia o fischi d’amore.


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