Sant'Agata, la festa entra nel vivo |Enzo Bianco alla prova dell'applausometro - Live Sicilia

Sant’Agata, la festa entra nel vivo |Enzo Bianco alla prova dell’applausometro

E' questo il momento più atteso dal catanese che, tra fede e politica, giudica alla luce del sole e fuori dalle urne elettorali chi governa la città. IL "BACIO" TRA CANDELORE (GUARDA IL VIDEO)

l'appuntamento
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CATANIA – Chi raccoglierà gli applausi dei catanesi? E chi i fischi? Il sindaco Bianco sarà osannato dalla folla o contestato? Sono gli interrogativi che i catanesi, devoti e non, si stanno ponendo in queste ore. Tra poco, infatti, con la tradizionale offerta della cera e la sfilata della Carrozza del Senato la festa in onore di sant’Agata avrà ufficialmente inizio. Non senza l’applausometro, però, l’aspetto “temporale”che accompagna il primo giorno di festività – esclusi come ovvio, i giochi pirotecnici.

E’ questo il momento più atteso dal catanese che, tra fede e politica, giudica alla luce del sole e fuori dalle urne elettorali chi governa la città. Un appuntamento al quale si presentano puntuali molti rappresentanti delle istituzioni: sindaco in testa, ma anche Prefetto, Questore, commissari straordinari, presidente del Consiglio e chi più ne ha più ne metta. Ma, e questo non è certo un segreto, è il primo cittadino il bersaglio degli applausi o, in caso di non apprezzento, dei fischi della folla che decide di promuoverlo o bocciarlo.

E, se lo scorso anno l’applausometro è stato all’insegna dell’austerity, con poche battute di mani, quest’anno è difficile fare previsioni. Se Confcommercio avesse precettato tutti gli iscritti, allora poterebbero essere fischi quelli riservati a Enzo Bianco, colpevole per i commercianti di averli messi in difficoltà, ad esempio, in corso delle Province. Ma se, accanto ai negozianti, ci fossero gli attivisti del Lungomare Liberato, allora le cose potrebbero cambiare e i fischi venir sostituiti dagli applausi.

Questo sempre se, ad assistere alla sfilata non dovessero accorrere i residenti del centro storico, magari armati di tagliando notturno per la sosta, che potrebbero trovare un argine nei turisti accorsi in città e muniti di Cataniacard, il pass per poter girare sugli autobus e visitare alcuni musei pagando in forfait.

L’ultima parola, comunque, spetterà ai cittadini che potranno giudicare l ‘azione amministrativa del sindaco e della sua squadra battendo le mani o portando le dita alla bocca, per emettere un fischio.

 


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