Un ponte tra Palermo e Roma | Orgoglio e applausi all'Università - Live Sicilia

Un ponte tra Palermo e Roma | Orgoglio e applausi all’Università

La cerimonia di insediamento di Sergio Mattarella seguita da un maxi schermo alla facoltà di Scienze giuridiche di Palermo

di DIEGO VENTIMIGLIA Emozione e commozione per Mattarella tra i banchi del Dipartimento di Scienze Giuridiche dove, in occasione della cerimonia di insediamento del neo Presidente della Repubblica, è stato allestito un maxischermo.

Il discorso del Presidente
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PALERMO – Emozione e commozione per Mattarella tra i banchi del Dipartimento di Scienze Giuridiche. In occasione della cerimonia di insediamento del neo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato allestito un maxischermo all’interno dell’aula Circolare Augusto Romano del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Palermo dove il Capo dello Stato ha insegnato diritto parlamentare e diritto costituzionale.

Il rettore Roberto Lagalla, il Pro-Rettore Vito Ferro, il Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche Giuseppe Verde, il Direttore della Scuola di Scienze Giuridiche ed Economico-Sociali Giuseppe Liotta, vecchi colleghi ed alunni presenti con orgoglio per assistere in diretta al discorso del Capo dello Stato. L’Università ha voluto condividere questo momento, creando un ponte ideale tra la cerimonia che si stava svolgendo a Roma e il grande senso di soddisfazione che in concomitanza si stava avvertendo nei luoghi in cui Sergio Mattarella ha indossato i panni di docente. Manifesto gradimento per il discorso di Mattarella nelle parole del Rettore Lagalla: “Ho un rapporto personale con il Presidente per amicizia e colleganza. Sul piano umano certamente un rapporto personale assolutamente produttivo e sempre rispettoso nel tempo. Siamo oltremodo orgogliosi che un docente di questa università, un palermitano che ha sempre saputo tenere la schiena dritta oggi ascenda alla massima carica dello Stato. Sono convinto che la presenza di un docente universitario al vertice della Repubblicasaprà sicuramente avviare e stimolare politiche di governo ancora più decise per recuperare spazio e risorse al sistema universitario italiano soprattutto nel mezzogiorno del paese”.

Il giuramento, previsto per le 10, è iniziato con qualche minuto di anticipo. Da custode della Costituzione Mattarella, dopo aver espresso un pensiero ai Presidenti emeriti Ciampi e Napolitano, dichiarandosi responsabile dell’unità nazionale, ha parlato di diritti, crisi, lotta alla mafia, corruzione, giustizia, povertà, emarginazione e solitudine, istruzione, disoccupazione, riforme istituzionali economiche e sociali, democrazia, comunità straniere, politica interna e internazionale. “Nel linguaggio corrente si è soliti tradurre il compito del capo dello Stato nel ruolo di un arbitro – ha detto Mattarella -. È un’immagine efficace. All’arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L’arbitro deve essere – e sarà – imparziale. I giocatori lo aiutino con la loro correttezza”. Commozione tra i presenti che, ascoltando le parole dell’amico e collega, non sono riusciti a nascondere la loro emozione. Alla fine un grande applauso augurando alla massima carica istituzionale un buon inizio di mandato.

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