CATANIA – Potrebbero consentuire di lavorare, seppure per pochi mesi, quasi mille persone, ma ancora stentano a partire. Sono i cantieri di servizio, o cantieri lavoro, per i quali la Giunta ha definito i progetti esecutivi ma che, nella pratica, non sono stati ancora avviati. A chiedere notizie all’amministrazione comunale è il capogruppo di Grande Catania in Consiglio comunale, Giuseppe Castiglione che, a nome suo e dei colleghi, interroga il sindaco sul perché non si sappia ancora nulla.
“Il bando relativo ai Cantieri di Servizio (che prevede uno stanziamento pari a 50 milioni di euro di fondi Comunitari) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del giorno 23 agosto dell’anno 2013 – afferma – ma ancora non si sa nulla di quando questi 900 cittadini circa, che versano in gravi difficoltà economiche, potranno iniziare a lavorare. Per questo – aggiunge – chiedo di sapere le motivazioni per cui i 42 cantieri che la Regione aveva approvato non sono stati ancora avviati”.
Secondo Castiglione, il sindaco e il vicesindaco, considerati i pesanti problemi economici che attanagliano la cittadinanza, dovrebbero sollecitare la Regione affinché si snelliscano le procedure burocratiche per dare finalmente inizio a tali cantieri, “visto che attualmente su Catania – prosegue il consigliere – non ne risulta avviato neanche uno”.
“L’amministrazione Bianco, nel settembre del 2013 aveva approvato 42 programmi di lavoro per cantieri di servizi. Di questi ne erano stati scelti quaranta e, nel gennaio dell’anno scorso, la Regione aveva informato il Comune di Catania che avrebbe ricevuto due milioni e 866 mila euro. La somma assegnata al Palazzo ha consentito, come detto, di programmare anche la ripetizione per tre mesi di undici programmi di lavoro. I progetti esecutivi già pronti saranno immediatamente trasmessi all’Assessorato Regionale delle Politiche Sociali e Lavoro al quale toccherà emettere il Decreto di finanziamento che consentirà l’avvio delle attività dei cantieri. Questi potrebbero partire entro la fine di gennaio.”. Questo è quanto scriveva il 14 dicembre scorso l’ufficio stampa di Palazzo degli Elefanti.
