Coop, intesa con i sindacati |L'azienda: "Resteremo in Sicilia" - Live Sicilia

Coop, intesa con i sindacati |L’azienda: “Resteremo in Sicilia”

Sul piatto della bilancia il monte ore della cassa integrazione. L’accordo arriva dopo ore di confronto.

CATANIA. Coop Sicilia, nuova riunione tra vertici aziendali e sindacati: c’è l’intesa. Sul piatto della bilancia il monte ore della cassa integrazione. L’accordo arriva dopo ore di confronto: la percentuale è del 20%. Questa è la mediazione dopo un braccio di ferro tra i sindacati (orientati per il 15%) e l’azienda (30%). L’incontro parte dai quarantaquattro esuberi volontari con incentivi all’uscita annunciati nel corso dell’ultimo vertice. La scorsa riunione che si era conclusa con la proposta avanzata dai sindacati ricorrere ai contratti di solidarietà per le restanti unità interessate (centoventidue esuberi, di cui novantadue a Catania). Durante la riunione odierna, l’azienda ha ribadito l’intenzione di rimanere in Sicilia tentando di ridurre i costi per rendere la permanenza sostenibile. Una risposta indiretta alla richiesta paventata dalle sigle sindacali di conoscere il piano industriale triennale per capire quali sono “le prospettive di rilancio aziendale”.

Una delle “voci di spesa” riguarderà il personale.  Nello specifico “la percentuale di solidarietà da applicare ai dipendenti verrà spesa se particolari esigenze di fatturato lo richiederanno”, spiega a caldo un sindacalista. I punti vendita catanesi, ex Aligrup, interessati all’operazione paventata nei mesi scorsi da Coop Sicilia, sono gli ipermercati presenti nei centri “Le Zagare” e “Le Ginestre” e i supermercati di Zafferana Etnea, Bronte e “Fisichelli” di San Giovanni La Punta. “Dopo tante fatiche, Coop apre. Prima con la cassa integrazione, poi con la mobilità e adesso con la solidarietà per tutti al 20%”, commenta il sindacalista Uil Carlo Lo Faro.  “L’azienda continua a ribadire di volere rimanere in Sicilia, lo ripete continuamente e non capisco il perché”, sottolinea il sindacalista. “Ci hanno chiesto ulteriori sacrifici in vista di una possibile crescita, non è più il tempo dei sacrifici,  aspettiamo la crescita aziendale prospettata per mettere la parola fine a una vicenda che si trascina da troppo tempo”, conclude Lo Faro ripercorrendo “le sofferenze economiche e psicologiche”  vissute durante l’estenuante odissea iniziata con la fine di Aligrup.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI