Le 2 Sanità: di Nicole e della casta | Elicottero per il direttore del 118 - Live Sicilia

Le 2 Sanità: di Nicole e della casta | Elicottero per il direttore del 118

Il manager, colpito da un aneurisma, avrebbe rifiutato il ricovero nei centri della Sardegna, chiedendo l'intervento della centrale siciliana con un volo da Palermo. Per la piccola morta due giorni fa, nessun velivolo si è alzato da Catania: non poteva volare di notte. Parla Marchese: "Sto male".

PALERMO – “Ogni siciliano che si trovi fuori dall’Isola e in condizioni gravi di salute può chiamare la centrale operativa del 118: un elicottero partirà per lui”. Come dire: è più facile morire a Catania che in Lombardia o in Sardegna. Il comandante Ciro Manzo guida la flotta di elisoccorso siciliana. “Ma non solo. Noi – precisa – gestiamo il servizio in gran parte della Penisola. E in Sicilia il servizio è tra i migliori”. La centrale operativa è diretta da Gaetano Marchese. È stato lo stesso direttore a chiamare la “sua” struttura: “Venitemi a prendere”. Stava male. Un aneurisma rischiava di ucciderlo, mentre era in Sardegna. E l’elisoccorso è partito, con tanto di equipe specializzata a bordo, per “caricare” il manager e trasportarlo in un centro di alta specializzazione siciliano.

Il professionista, di 60 anni, era sulla Riviera del Corallo quando ha accusato un dolore al petto. Il fatto – come ha riportato il quotidiano L’Unione sarda – è avvenuto la notte del 15 gennaio scorso. Alle 23 è giunta al 118 sardo una chiamata di soccorso per un turista per il quale si temeva un infarto. Un’ambulanza medicalizzata lo ha portato nell’ospedale di Alghero dove è stato accertato un aneurisma. L’uomo avrebbe quindi rifiutato il ricovero nei centri specializzati di cardiochirurgia di Sassari e di Cagliari, chiedendo invece l’intervento della centrale siciliana. Alle 6 del mattino l’elicottero è arrivato ad Alghero dove ha caricato il paziente per il trasferimento a Palermo.

“Ma è un fatto normale – minimizza il comandante Manzo – ieri siamo intervenuti ad esempio a Lagonegro (paesino della Basiciliata, ndr), qualche giorno fa a Lamezia Terme. Quel servizio è a disposizione dei siciliani: chiunque si dovesse trovare in condizioni gravi e fuori dell’Isola può contattarci. I nostri mezzi arrivano fino a Firenze senza bisogno di fare rifornimento”. A gestire la flotta è la società Inaer Aviation che ha vinto una gara pubblica con la Regione siciliana e svolge lo stesso servizio in gran parte d’Italia. Manzo è il direttore tecnico della società.

Tutto nella norma, spiega il comandante. Anche se il “paziente”, in questo caso, è il direttore della stessa centrale operativa. È proprio la centrale a decidere quali ambulanze o elicottori utilizzare e dove inviarli. È , insomma, lo stesso Marchese a deciderlo. In quel caso ha deciso per sé. “Capisco bene che il fatto non è usuale – dice Manzo – ma che vuole che le dica? Le rispondo con una battuta: è come voler criticare il Papa perché prende la comunione a San Pietro. In quel momento Marchese era un paziente siciliano in gravissime condizioni. E noi lo abbiamo soccorso”.

“Non è affatto una cosa frequente” puntualizza invece il coordinatore sanitario dell’azienda Seus-118, Dino Alagna. “Dobbiamo verificare tra l’altro – aggiunge – se è vero che la Sicilia abbia stipulato una convenzione con i vigili del fuoco in alcune Regioni come la Liguria e proprio la Sardegna. Certamente, è insolito il fatto che con quella patologia si decida di affrontare un viaggio di due ore. Un’operazione che normalmente però ha anche l’avallo dell’assessorato alla Salute, da parte del dirigente del Servizio programmazione”.

Ma ovviamente, il “caso” stride con quanto accaduto pochi giorni fa. Per la piccola Nicole nessun elisoccorso è decollato da Catania. Così, ecco la folle corsa in ambulanza verso Ragusa. Cento chilometri di angoscia, dopo che gli ospedali etnei avevano “chiuso le porte” per la bimba. Un viaggio conclusosi nella maniera più tragica: Nicole non ce l’ha fatta. “Se la bimba fosse stata soccorsa dall’elicottero – spiega il presidente della commissione Salute all’Ars Pippo Digiacomo – avrebbe raggiunto Ragusa in un quarto d’ora”. Ma dietro il mancato decollo dell’elicottero c’è una spiegazione che affonda a qualche anno addietro, almeno stando alla spiegazione del resonsabile della centrale operativa: “Durante il governo Lombardo e l’esperienza di Massimo Russo all’assessorato alla Sanità – spiega Manzo – l’elistazione di Catania era stata considerata dal’Enac non idonea al volo notturno. E in queste condizioni è rimasta, purtroppo. Nessun elicottero poteva quindi essere utilizzato per la piccola Nicole”. Che è morta a poche ore dalla nascita, sulla strada che collega Catania a Ragusa. Per lei non è decollato nessun elicottero.

Aggiornamento* accertamento dell’assessorato

“L’assessore ha disposto un accertamento e una richiesta di chiarimento su quali siano state le ragioni dell’invio del velivolo. Il servizio di elisoccorso dipende dall’assessorato regionale alla salute e dispone di 6 velivoli”. Lo ha detto il responsabile della centrale operativa del 118 di Messina e referente regionale per l’emergenza per il ministero della Salute, Bernardo Alagna.


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