Incendiata ditta di movimento terra | Al vaglio, racket delle estorsioni - Live Sicilia

Incendiata ditta di movimento terra | Al vaglio, racket delle estorsioni

Oltre 400mila euro i danni subiti dall'azienda Bosco di Mascali. Distrutti tre camion e  danneggiato un quarto mezzo. Indagano i carabinieri della Compagnia di Giarre

Sul posto, rinvenuto liquido infiammabile
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MASCALI. Sono ingentissimi i danni causati dall’incendio appiccato ieri sera ai mezzi custoditi all’interno del deposito della ditta Bosco di Mascali, impegnata nel settore del movimento terra. Nel rogo sono andati completamente distrutti tre camion, mentre un quarto è stato pesantemente danneggiato. Il valore di mercato di ogni singolo mezzo si aggirerebbe sui 120 mila euro. Complessivamente, quindi, sarebbero andati in fumo oltre 400mila euro. I mezzi, inoltre, sarebbero privi di copertura assicurativa in caso di incendio. Circostanza che rende ancor più pesante il danno subito dall’azienda.

I vigili del fuoco del distaccamento di Riposto intervenuti sul luogo, intorno alle 21, hanno impiegato del tempo prima di riuscire a sedare le fiamme. La relazione redatta poco dopo non lascerebbe alcun dubbio sulla matrice dolosa del rogo. I vigili del fuoco avrebbero rinvenuto inequivocabili tracce di liquido infiammabile. Sul posto, scattato l’allarme, sono subito intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Giarre che indagano sull’episodio.

Il titolare dell’azienda avrebbe messo immediatamente a disposizione degli investigatori i nastri delle telecamere a circuito chiuso collocate nell’area. Immagini che potrebbero essere poco nitide a causa dell’oscurità ma che potrebbero svelare quanto meno il numero di persone introdottesi. I carabinieri starebbero visionando attentamente quei nastri nella speranza di individuare qualche elemento utile alle indagini.

Le modalità d’azione lascerebbero pensare al racket delle estorsioni ma finora non ci sarebbero riscontri in questa direzione. Il titolare dell’azienda, a lungo sentito dai carabinieri, avrebbe escluso di aver ricevuto richieste di natura estorsiva o minacce di altra natura. L’attenzione degli inquirenti in queste ore resta altissima.  L’azienda impegnata anche in appalti pubblici potrebbe aver pestato i piedi a qualcuno. Al momento non è possibile escludere alcuna pista.


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