Estorsioni, usura, spaccio e paura |Ecco il "nutrimento" della mafia - Live Sicilia

Estorsioni, usura, spaccio e paura |Ecco il “nutrimento” della mafia

Si è concluso ieri la due giiorni di incontri organizzata dall'associazione nazionale antimafia, Alfredo Agosta, con gli studenti del Principe Umberto dal titolo "Chi alimenta la mafia?".

L'antimafia va a scuola
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CATANIA – Ragionare sempre con la propria testa e, soprattutto, denunciare. Si conclude con l’intervento del Sostituto Procuratore della Repubblica, Agata Consoli, la due giorni organizzata al liceo scientifico Principe Umberto, dall’associazione nazionale antimafia Alfredo Agosta, in collaborazione con PiazzaGrande Adv, dal titolo “Chi alimenta la mafia?”, per sensibilizzare gli studenti all’ampia tematica della legalità e della lotta alla criminalità organizzata.

Dopo un excursus su come si strutturi la mafia sul territorio, su quali siano i punti deboli della società che rappresentano la base su cui poggia Cosa nostra e dopo aver ricordato figure importanti di uomini e donne che non hanno avuto paura di dire no, la Consoli ha invitato il giovane pubblico a non assumere atteggiamenti di timore, o peggio, omertosi, e a portare avanti il concetto di legalità. Anche in questo caso, gli studenti si sono dimostrati attenti e curiosi, non risparmiando domande e quesiti.

“E’ proprio questo lo scopo degli incontri promossi dalla nostra associazione – ha sottolineato Giuseppe Agosta, figlio di Alfredo Agosta, ucciso dalla mafia negli anni Ottanta: parlare di legalità e di antimafia fino a quando non diventeranno concetti acquisiti. E la scuola ha un ruolo fondamentale per raggiungere questo scopo – ha concluso – perché è uno degli ambienti principali dove si forma l’individuo e il cittadino di domani”.


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