Immigrazione e mafia |L'incontro al liceo Galilei - Live Sicilia

Immigrazione e mafia |L’incontro al liceo Galilei

A relazionare agli studenti è stato il Sostituto Procuratore Vincenzo Serpotta che ha anche risposto alle numerose domande che una platea attenta e numerosa gli ha rivolto.

associazione alfredo agosta
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CATANIA – Gli affari di cosa nostra dietro il traffico di esseri umani. Si è parlato di immigrazione e, in particolare, dei vantaggi che la criminalità organizzata ottiene dagli sbarchi, stamani al liceo scientifico Galileo Galilei di Catania, in occasione dell’incontro organizzato dall’associazione nazionale antimafia Alfredo Agosta, in collaborazione con PiazzaGrande Adv dal titolo “L’ombra della mafia dietro lo sbarco dei clandestini”.

A relazionare agli studenti è stato il Sostituto Procuratore Vincenzo Serpotta che ha anche risposto alle numerose domande che una platea attenta e numerosa gli ha rivolto. Serpotta, dopo un breve excursus su come siano cambiati flussi e modalità degli arrivi in Italia, spiegando di come all’inizio il fenomeno non fosse appetibile per la criminalità organizzata, ha evidenziato come siano stati gli arrivi di massa ad attirare l’attenzione della mafia. Il Pm ha poi analizzato brevemente l’operazione Mare Nostrum, incentrata essenzialmente sul soccorso, e degli oltre nove milioni di euro spesi per portarla avanti. E le implicazioni con il terrorismo che ha portato la guerra in Siria.

Subito dopo, Serpotta è entrato nel vivo del tema Cosa Nostra, della Piovra e del potere enorme che ha sul territorio un’organizzazione difficile da intaccare. Anche se qualcuno è arrivato tanto vicino a farlo: il giudice Giovanni Falcone. Infine, il Sostituto Procuratore ha ascoltato con molta attenzione le domande degli studenti, incoraggiandoli e spronandoli a pensare con la propria testa, e invitandoli ad approfondire i fenomeni di cui si parla.

“E’ un risultato davvero inaspettato quello che stiamo ottenendo nelle scuole in termini di riscontro e soddisfazione – ha commentato Giuseppe Agosta, figlio di Alfredo, carabiniere ucciso dalla mafia. I ragazzi si sono dimostrati interessati e desiderosi di conoscere e capire come poter frenare questo fenomeno”.

 


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