Centinaia di sms e telefonate |Storia di Emma, perseguitata dall'ex - Live Sicilia

Centinaia di sms e telefonate |Storia di Emma, perseguitata dall’ex

Una relazione durata sei mesi. Poi la rottura. E così sono iniziati i messaggini, le chiamate notturne, gli appostamenti. Ma adesso il suo ex compagno non può avvicinarsi a meno di 500 metri.

PALERMO – Chiamate, pedinamenti, messaggi. Non avrebbe accettato la fine della loro relazione T.B., ossessionato dalla gelosia per la sua ex fidanzata. Una storia durata due anni all’ombra dei rispettivi matrimoni, cui è seguita una convivenza di sei mesi. Ma da quel momento, secondo il racconto della donna ai carabinieri, sarebbero iniziate le vessazioni psicologiche. Un’ossessione cieca, che si traduce in centinaia di sms, di messaggi sui social network, di telefonate a qualsiasi ora. Prima, però, c’era stato l’amore.
L’amore è una storia che inizia qualche anno fa. Inizia quando Emma (il nome è di fantasia), cresciuta in un paese della provincia di Palermo, è sposata. Il matrimonio, però, vive momenti alterni, e di lì a poco arriva un ostacolo. L’ostacolo ha una faccia e un volto, quello di T. B. L’effetto, nel giro di un paio di anni, sarà la separazione. Le carte bollate. La pagina voltata.
Si conoscono da anni, lei e T. B. Lui è il migliore amico del marito, e galeotta è l’amicizia: molto presto fra Emma e T. B. inizia una relazione. Un amore segreto durato due anni, in un silenzio fatto di visite fugaci, di baci rubati, di clandestinità. Poi, la svolta: i due decidono di venire allo scoperto e di andare a vivere insieme. Neanche questa storia, però, funziona: la convivenza dura sei mesi, al termine dei quali la donna decide di chiudere la relazione.
Avevano fatto grandi progetti insieme. Avevano arredato casa e acquistato un’automobile. Una lungimiranza che si è spenta in breve tempo. Trasformandosi, appunto, in ossessione. In ossessione totale. Centinaia di sms, messaggi sui social network e telefonate, tutti uniti – secondo la denuncia presentata dalla donna – da un comune denominatore: la richiesta morbosa di tornare insieme. Ma Emma, ferma nella sua posizione, non ha dato speranze all’ex. È a questo punto che, secondo l’accusa, T. B. si sarebbe trasformato in uno stalker.
Tallonamenti notte e giorno, da casa al posto di lavoro. Inseguimenti in automobile o appostamenti. Una condotta reiterata che – ancora stando al suo racconto – ha suscitato nella donna un grave stato di ansia, che l’ha spinta a cambiare abitudini. Un danno psicologico e un timore che avrebbe provocato a Emma persino la paura di uscire di casa. La donna infatti da mesi non esce più da sola, per paura di molestie e suppliche dell’uomo, che la seguiva osservandone ogni movimento.
Quattro mesi di atti persecutori fino al provvedimento provvisorio. Il gip di Termini Imerese, Sabina Raimondo, ha disposto una misura cautelare coercitiva che impone il divieto di avvicinamento alla vittima. All’uomo, infatti, è proibito trovarsi nei paraggi dell’abitazione della donna e nei luoghi da lei frequentati. Una distanza cautelare dunque che impone l’obbligo di tenersi lontano, a non meno di 500 metri, e di non poter comunicare con l’ex neanche tramite amici.
Ma prima della misura cautelare nei confronti dell’uomo, la donna ha denunciato un altro episodio ai carabinieri, stavolta contro ignoti: la macchina, acquistata dall’ex compagno e adesso in possesso della donna, è stata danneggiata sotto casa. L’automobile ha riportato soltanto qualche danno alla carrozzeria, anche se il serbatoio della benzina è stato ritrovato pieno di zucchero. Un avvertimento, non imputabile all’uomo, ma dal retrogusto tutt’altro che dolce.

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