CALTANISSETTA – Il cuore di Calogero Cigna ventenne di Riesi ha smesso di battere una fredda mattina di marzo sull’asfalto della statale 640, poco dopo il quinto chilometro, all’altezza del viadotto Iuculia mentre era alla guida di un autocarro leggero. Terribile l’impatto frontale contro un autoarticolato che trasportava un escavatore. Ancora non si conoscono le dinamiche dell’incidente tra le ipotesi al vaglio della polizia stradale un sorpasso azzardato un guasto meccanico o un malore.
Il giovane deceduto sul colpo lavorava per un ingrosso di distribuzione bibite e alcolici, accanto a lui viaggiava un ventiseienne senegalese adesso ricoverato all’ospedale Sant’Elia in gravi condizioni. I poliziotti della stradale stanno appurando la posizione del senegalese e le ragioni della sua presenza sul camioncino. La notizia della morte di Cigna ha gettato nello sconforto tutti gli amici che, in numerosi messaggi nella sua pagina Facebook lo ricordano così: “Grande unico sempre con il sorriso sulle labbra” e poi ancora scrivono della sua generosità e la disponibilità nei confronti del prossimo. Figlio di un imbianchino Calogero lascia una sorellina di 10 anni anni e la mamma Giusy casalinga. Amava Vasco Rossi e Pino Daniela, la sua passione era l’Inter.
