Stabilizzazione precari, Pignataro: |"L’Ateneo conferma il suo impegno” - Live Sicilia

Stabilizzazione precari, Pignataro: |”L’Ateneo conferma il suo impegno”

Il rettore risponde alle dichiarazioni dei vertici della Cgil di Catania.

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CATANIA – In merito agli articoli pubblicati in questi giorni su alcuni organi di stampa, nei quali la CGIL chiede “il rispetto degli accordi già presi sul percorso di stabilizzazione del personale tecnico amministrativo precario dell’Università di Catania”, il rettore Giacomo Pignataro precisa quanto segue:

1) Dopo il mio insediamento, avvenuto nel mese di marzo 2013, la prima opportunità di intervenire sulla questione della stabilizzazione è stata l’assegnazione delle risorse per le assunzioni relative all’anno 2013 (i cosiddetti punti organico), nel mese di dicembre 2013. È in quella circostanza che si può programmare l’utilizzo delle risorse assegnate per quell’anno e, eventualmente, riprogrammare quelle ancora disponibili degli anni precedenti. E cosi è stato. Su mia proposta, infatti, fu rivista la programmazione del 2012, che prevedeva soltanto 3,76 punti organico per le stabilizzazioni, aggiungendo altri 9 punti per tale scopo. Per quanto riguarda il 2013, fu deliberato di attribuire 10,59 punti organico per il personale tecnico-amministrativo di cui 9 per il processo di stabilizzazione. Pertanto, con questo primo intervento della mia amministrazione, su un totale di 26,45 punti organico assegnati all’Ateneo (per il 2012 e il 2013), siamo arrivati ad assegnare 23,35 punti organico al personale tecnico-amministrativo, l’88% del totale di Ateneo. I primi 9 punti, quelli riprogrammati del 2012, li abbiamo utilizzati nei mesi immediatamente successivi, all’inizio del 2014. Per gli altri 9, abbiamo dovuto attendere, per sbloccarli e utilizzarli, l’apertura della programmazione 2014, che purtroppo è potuta partire soltanto adesso, in quanto l’assegnazione dei punti 2014 è avvenuta il 18 dicembre 2014.

2) La programmazione dell’utilizzazione delle risorse attribuite all’Ateneo per il 2014 (21,64 punti organico) e di quelle derivanti da una prima cauta previsione del 2015 (14,36 punti organico) prevede un’assegnazione di 13 punti organico per il personale tecnico-amministrativo. Complessivamente, quindi, su un totale di 62,45 punti organico programmati dalla mia amministrazione, 36,35 punti sono destinati al personale tecnico amministrativo, cioè il 58% del totale. È vero, le risorse finora impiegate non sono state, purtroppo, sufficienti a completare il processo di stabilizzazione e ad affrontare le altre situazioni di “precarietà” presenti in Ateneo: questa è la conseguenza non già di un insufficiente impegno dell’amministrazione in questa direzione, quanto del fatto che su un totale di cessazioni corrispondenti a circa 320 punti organico ci è stato consentito di fare assunzioni per poco più di 60 punti organico, meno del 20% del totale delle cessazioni. Confermo, quindi, il mio impegno sulla strada intrapresa e, già in quest’anno, qualora le risorse che ci saranno effettivamente assegnate per il 2015 risultassero, come è probabile, superiori a quelle stimate prudenzialmente, prevedremo interventi aggiuntivi per il personale tecnico-amministrativo.

3) Più in generale, con riferimento al personale tecnico-amministrativo, l’anno scorso, dopo alcuni anni, è stato di nuovo firmato un contratto integrativo, che ha consentito di mettere a disposizione, oltre alle somme del salario accessorio, anche quelle derivanti dal conto terzi; in questi giorni stiamo lavorando alla contrattazione 2014 e 2015; abbiamo avviato una riorganizzazione amministrativa, per la quale si procederà ad una deliberazione operativa nel mese di marzo. Da segnalare, infine, la già avviata revisione di Regolamenti da anni fermi (orario di lavoro, formazione, PEO, conto terzi) e l’ormai imminente istituzione del Comitato Unico di Garanzia.

4) Per quanto riguarda i ricercatori, abbiamo bandito 36 posti di ricercatore nel 2014. Le nuove risorse che abbiamo previsto saranno principalmente rivolte a creare posizioni di ricercatore di tipo B (quelle che portano alla stabilizzazione nei ruoli di professore associato). Questi bandi, che sono accessibili soltanto se si ha una precedente posizione di ricercatore a tempo determinato, costituiranno un’opportunità per coloro che, anche all’interno del nostro Ateneo, si trovano in tale posizione. Qualora, peraltro, le posizioni bandite dovessero essere attribuite a ricercatori a tempo determinato già in servizio presso l’Ateneo, queste nuove posizioni sarebbero a costo zero (in termini di punti organico). Siamo ben consapevoli, anche in questo caso, della necessità di un intervento straordinario per l’assunzione di ricercatori che, in più di un’occasione, è stato richiesto dalla Conferenza dei rettori: auspichiamo che tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’Università e della ricerca in Italia sostengano le ragioni di questa richiesta.

 


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