PALERMO – La Confcommercio a tutti i livelli, la Gesap, la Camera di Commercio, ma anche Unioncamere, Unionfiliere, Infocamere, Sicilia Unicredit, Consorzio camerale per il credito e Istituto Tagliacarne. Ecco le dodici dimissioni di Roberto Helg, affidate a una lettera consegnata all’avvocato Giovanni Di Benedetto e che il legale a sua volta ha presentato alla Procura della Repubblica di Palermo.
Un passo indietro ufficiale che in tanti, da giorni, attendevano ma che traccia anche una mappa completa dei tanti ruoli che Helg ricopriva fino al suo arresto. Una presenza fissa, costante, in alcuni casi decennale, che spazia dall’associazionismo di categoria all’ente pubblico, passando per il mondo bancario e camerale.
Partiamo dalla poltrona più prestigiosa, quella di presidente della Camera di Commercio di Palermo. In via Amari le dimissioni non sono ancora giunte ufficialmente e, comunque, andranno presentate anche all’assessorato regionale alle Attività produttive. Subito dopo il vicepresidente potrà chiedere alla Regione la sostituzione in giunta di Helg, sinora inamovibile senza le dimissioni, e indire a stretto giro di posta l’elezione del nuovo presidente che sarà scelto fra i 32 membri di un consiglio che invece rimarrà in carica fino al 2016.
Le dimissioni riguardano però anche i vari ruoli svolti in Confcommercio: presidente della federazione di Palermo e dell’associazione articoli da regalo, componente della giunta, del consiglio e dell’assemblea del livello regionale, componente dell’assemblea nazionale. Su Gesap il passo indietro arriva in extremis, visto che il cda ha già deliberato la decadenza come vicepresidente e che domani l’assemblea dei soci provvederà alla sostituzione, con tutta probabilità, con Giuseppe Todaro.
Ma Roberto Helg aveva un ruolo di primo piano anche nel mondo Unioncamere, l’ente pubblico che rappresenta le Camere di Commercio italiane. Helg era componente del Comitato esecutivo e dell’assemblea nazionali, ma anche componente della giunta e del consiglio del livello regionale che stanno curando il capitolo Expo. Presso Unioncamere ci sono poi l’Istituto Guglielmo Tagliacarne, fondazione che si occupa di ricerca e analisi statistica, di cui Helg era componente del cda; Unionfiliere, associazione nata per difendere il Made in Italy, di cui era presidente della filiera meccanica e componente dell’assemblea; Infocamere, ovvero la società informatica delle Camere di Commercio, di cui era componente della commissione consultiva; il Consorzio camerale per il credito e la finanza che si occupa di studi, ricerche, consulenza e formazione, di cui era componente. Helg si è infine dimesso anche da componente del comitato territoriale Sicilia Unicredit, un organismo consultivo formato da esponenti dell’economia, delle associazioni e del mondo produttivo.
mischino…. forse era stanco
ora è normale che per andare appresso a tutte queste sedie, la sua impresa dovesse fallire. “l’occhiu du patruni ngrassa u cavaddu” diceva mio nonno. era troppo impegnato a gestire potere. ma è vizio dei pseudo industriali e maxi commercianti siciliani. a capo di nulla e assittati unn’egghè. vergogna!!!
oggi a prendere le distanze, ma ieri tutti amici e compagni di merenda, ma un fallito come ha potuto ricoprire tutte queste cariche, chi l’ha messo in quelle poltrone a chi ha fatto comodo, x chi faceva o consigliava di votare roberto helg alle elezioni a vario titolo? io mi porrei tutte una serie di domande
BISOGNA DARE INCARICHI SENZA COMPENSO, ALTRIMENTI NON CI SALVEREMO !!!!!
Giusto applicare la legge che sancisce di non tenere in galera gli ultrasettantenni ma specularmente dovrebbe esistere anche un’altra legge che impedisca a questi soggetti, di fatto impunibili, di ottenere e/o mantenere incarichi nella Pubblica Amministrazione.
Occorre una legge che stabilisca che ogni soggetto può avere al massimo soltanto una carica.
POVERINO NON POTEVA VIVERE……….ERA IN DIFFICOLTà ECONOMICHE……..
Che assurdità. Lei lavorerebbe gratis, prendendosi, fra l’altro, le responsabilità civili e penali che derivano da incarichi del genere?
Mah…