TRAPANI – Il Trapani cambia dopo ben sei anni, e lo fa in maniera drastica, ancor di più sul piano squisitamente tattico. L’addio a Roberto Boscaglia, e il conseguente arrivo di Serse Cosmi, porterà i granata a disporsi in campo in maniera completamente diversa rispetto alla precedente e fortunata gestione del tecnico gelese, il quale, fin dalle prime uscite ufficiali della squadra sotto la sua guida, ha disposto l’undici di partenza con un 4-4-2 all’apparenza scolastico, ma ricco di sfaccettature e pieghe che hanno reso il Trapani una delle squadre più belle da vedere nell’intero panorama calcistico nazionale. Il vulcanico mister umbro, invece, è stato uno dei precursori della disposizione tattica secondo il 3-5-2, modulo divenuto “di moda” in Italia grazie soprattutto ad Antonio Conte e a Walter Mazzarri, ma che all’inizio del terzo millennio ha fatto le fortune del Perugia del patron Gaucci, il quale affidò all’allora giovane e inesperto Cosmi la guida di una squadra che fu poi capace di fare faville, conquistando punti su ogni campo e soprattutto attestati di stima in giro per l’Italia. Così, il Trapani cambierà completamente faccia rispetto a quanto si è visto dal mese di settembre del 2009 a questa parte.
Sul piano delle individualità, poche cose cambieranno rispetto alla gestione-Boscaglia. A difendere i pali del Trapani sarà ancora Lys Gomis, uno degli uomini più utilizzati dal mister gelese finchè non sono arrivati alcuni acciacchi fisici e la chiamata del ct del Senegal per la coppa d’Africa. Conferme nella linea difensiva per Perticone e Terlizzi, con quest’ultimo che potrebbe ritrovare al suo fianco capitan Pagliarulo, messo in disparte da Boscaglia dopo l’arrivo dal mercato dell’ex difensore di scuola Milan e la riscoperta, al fianco dell’ex catanese, del giovane Caldara, il quale comunque si giocherà il posto con lo stesso numero 4 e colonna portante del Trapani dei miracoli. Come detto, il centrocampo conterà sulla presenza di ben cinque giocatori, con due esterni che dovranno arare le rispettive corsie laterali a più riprese e tre centrali in grado di svolgere il doppio compito di interdizione e proposizione dell’azione offensiva: sulle fasce troveremo quasi certamente Simone Basso ed Enis Nadarevic, i quali dovranno riscoprirsi esterni a 360°, dovendo garantire una fase difensiva più accurata; in mezzo al campo, invece, è scontata la presenza del navigato Ciaramitaro e dell’estroso Barillà, mentre la terza maglia dovrebbero giocarsela i giovani Zampa e Feola, con il talento di scuola Lazio che potrebbe partire con i gradi di titolare. Ballottaggio in vista anche in attacco, visto che attualmente ci sono tre candidati per due maglie: a Curiale e Abate, che dopo la partenza di Mancosu hanno sorretto (senza troppa fortuna, ndr) il reparto offensivo, si aggiunge anche il giovane e scalpitante Malele, il quale vuol provare a rendere più complicate le scelte di Cosmi.
Intanto sabato arriva la sfida contro la Ternana, particolarmente importante per svariate ragioni. Gli umbri sono in piena corsa, così come il Trapani, per evitare di terminare la stagione ai playout, pertanto una vittoria consentirebbe ai granata di respirare un po’. E sarà una gara importante anche per Cosmi, sia perchè rappresenta il debutto ufficiale sulla panchina trapanese, sia perchè si tratta di un vero e proprio derby, vista la rivalità tra Terni e Perugia, città in cui il mister è nato e ha anche vissuto le pagine più belle della sua carriera da allenatore.
