Finanziaria, altra fumata nera |L'esame riprende da lunedì - Live Sicilia

Finanziaria, altra fumata nera |L’esame riprende da lunedì

Dopo una riunione-fiume non è arrivato l'ok alla legge di stabilità, se ne riparlerà la prossima settimana. E l'opposizione attacca: "Solo tagli per Comuni, regionali, forestali e Sanità".

la giunta
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PALERMO – Niente di fatto nemmeno oggi. Dopo otto ore di riunione, la giunta di governo non è ancora riuscita a esitare la legge di stabilità regionale. Il governatore e gli assessori, dalle 13 di oggi stanno passando in rassegna punto per punto il documento, alla ricerca degli equilibri interni e delle risposte giuste a quanto richiesto da Roma.

Confermata, però, la struttura portante della manovra. L’assessore Alessandro Baccei ha inserito la norma che prevede la “centrale unica degli acquisti” che dovrebbe assicurare un po’ di risparmi sulla spesa di beni e servizi. Previsto anche un pacchetto di riduzione dei costi dei Consorzi di bonifica, e la soppressione del contestato ente Arsea, istituito con Lombardo, mai praticamente funzionante, ma “salvato” da Crocetta due anni fa, anche per ragioni “di numeri” (è sempre stato gradito proprio agli uomini dell’Mpa).

Verrà soppresso anche l’Ufficio speciale per l’informatica, che avrebbe dovuto acquisire le competenze di Sicilia e-Servizi. Istituito appena un anno e mezzo fa, è già il momento di chiuderlo. Prevista anche la creazione di una sorta di ufficio centralizzato per le liquidazioni degli enti vigilati dalla Regione. Mentre il governo ha deciso di escludere dalla Finanziaria tutta la materia relativa alle società partecipate. Che verrà trattata in un via amministrativa: il Piano di riordino verrà prima sottoposto al vaglio della sezione di controllo della Corte dei conti.

Ma la materia più corposa, come è noto, riguarda il personale.pubblico e anche i gettoni dei consiglieri comunali. Per quanto riguarda i consiglieri comunali, ha detto ieri all’ANSA il governatore, “il compenso massimo previsto non potrà superare il 30% dell’indennità di un assessore e non, come qualcuno ha scritto, il 25% dell’indennità del sindaco perché sarebbe una cifra enorme”. “Fare il consigliere non è una professione ma una attività di servizio pubblico che si deve basare in gran parte sulla passione politica e i gettoni devono servire a coprire le spese sostenute per questa attività e non possono corrispondere agli emolumenti di un assessore che lavora a tempo pieno”. “D’altra parte – ha aggiunto Crocetta – le vicende morali e giudiziarie che stanno coinvolgendo diversi consigli comunali ci spingono ad assumere decisioni molto rigorose anche a tutela dell’immagine dei tanti consiglieri che svolgono attività politica non per lucro ma per passione politica. Non si può chiedere austerità a tutta la società e poi fare finta che non esistano tali problemi”. Nonostante lo sciopero annunciato dai sindacati per il prossimo 20 marzo, il governo conferma anche le misure di contenimento della spesa per i dipendenti della Regione. Con lo scopo di alleggerire la macchina amministrativa, è previsto un piano quinquennale di prepensionamenti. Chi andrà in pensione quest’anno “non riceverà alcuna penalizzazione” assicura Crocetta, chi farà domanda di prepensionamento entro la fine di quest’anno, avendo i requisiti per farlo nell’arco del quinquennio, verrà incentivato. “Gli irriducibili che pensano di fare i furbi e non faranno richiesta – afferma il governatore – ovviamente dal 2016 saranno totalmente equiparati ai dipendenti dello Stato”. Dal 2019 in poi, in modo progressivo, “tutti i dipendenti della Regione avranno lo stesso trattamento pensionistico dei dipendenti dello Stato”.

Prevista anche l’abolizione della clausola di salvaguardia per i dirigenti (chi viene sollevato da un incarico potrà riceverne un altro dal valore economico inferiore), e la riduzione del personale con qualifiche non dirigenziali i appartenente al Corpo Forestale della Regione siciliana, che viene rideterminato in 1.250 unità, con ulteriore riduzione nel quadriennio 2016/2019 del 50 per cento del personale comunque cessato dal servizio. Nel Piano del governo previsto anche lo snellimento della macchina amministrativa con l’abolizione di alcune strutture intermedie e uffici.

Ma ancora non è stata trovata “la quadra”. E così, dopo ore di confronto, il governo è stato costretto a definire il testo la prossima settimana. Probabilmente già nella giornata di lunedì. “Avevamo ragione nel dire che era tecnicamente impossibile chiudere il bilancio 2015 in equilibrio, – ha commentato il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone – la fumata nera della Giunta riunitasi, oggi pomeriggio, per redigere il bilancio, ne è la prova. Purtroppo, ipotizzare di procedere con tagli draconiani per i comuni, per i precari, per i forestali e per la sanità, diventa la peggiore terapia ad un male che rischia di diventare incurabile”.


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