Orlandina, la beffa continua | PalaFantozzi chiuso per due gare - Live Sicilia

Orlandina, la beffa continua | PalaFantozzi chiuso per due gare

Proseguono gli strascichi della sfida tra l'Upea e Pesaro, terminata con un presunto errore arbitrale che ha decretato la sconfitta degli uomini di coach Griccioli. I dirigenti paladini dovranno stabilire se giocare a porte chiuse o trasferirsi in un altro palazzetto.

basket - serie a
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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – La beffa continua, com’era facile prevedere. Non bastasse la sconfitta giunta dalla lunetta a quarantatré decimi di secondo dal termine, l’Orlandina deve fare i conti con la squalifica del PalaFantozzi: due turni di stop per l’impianto di piazza Bontempo a causa del turbolento finale di partita contro Pesaro. La gestione a dir poco rivedibile dell’arbitro Paternicò ha scatenato la furia dei tifosi, che a partita conclusa hanno sfogato la loro rabbia proprio nei confronti dell’ufficiale di gara, assaltandolo mentre si dirigeva verso gli spogliatoi. Un gesto che non è sfuggito alla mannaia del Giudice sportivo, che ha così inflitto due giornate di squalifica del campo all’Orlandina. Una decisione attesa nell’ambiente orlandino, a seguito dello scoramento per la sconfitta di ieri sera, che continua dunque a portare strascichi pesanti.

Le polemiche, già di per sé pesanti, faticano dunque a placarsi. Perché la gestione della partita è stata esasperante ben prima del fatto incriminato. Il fischio arrivato a partita quasi terminata è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, in questo caso un intero palazzetto. L’arbitro Paternicò si è diretto verso i monitor del replay per accertarsi del fallo, che viene assegnato ad Hunt: eppure non è assolutamente il centro americano a contestare il possibile layup di Ross, bensì Folarin Campbell. Ora, che sulla difesa dell’ultimo arrivato in casa Upea si possa quantomeno discutere è palese, ma se il fallo viene assegnato ad Hunt che nell’azione è in netto anticipo su Ross (e non riesce per poco ad intercettare la rimessa in maniera totalmente pulita) viene da chiedersi cosa abbia visto l’intero schieramento arbitrale. Non solo in campo, ma anche al replay.

In casa Orlandina, per il momento, si preferisce mantenere la strada del silenzio. Il general manager Giuseppe Sindoni ha preferito sfogarsi a caldo tramite i social network, con qualche tweet utile più che altro a sdrammatizzare la situazione: “Io tra 8 partite chiudo con la pallacanestro. Aprirò un bar in Piazza Matteotti o un tabacchino a Piana. Questo mondo non mi piace”, ha scritto il gm dell’Upea, che ha poi voluto precisare quanto accaduto davanti ai monitor dell’instant replay: “Paternicò si è limitato a verificare chi avesse subito il fallo”, un ulteriore conferma su come, in realtà, non ci sia stata l’intenzione di controllare né l’autore del fallo, né il cronometro. Intanto, in silenzio, si accetta quest’ulteriore beffa della squalifica del campo. Resta da decidere cosa fare per le prossime partite contro Reggio Emilia e Brindisi: porte chiuse o trasferta forzata. Prima di decidere, però, serve almeno il tempo di far scivolar via l’amarezza e rimboccarsi le maniche.


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