Neonata in crisi respiratoria | I genitori sporgono denuncia - Live Sicilia

Neonata in crisi respiratoria | I genitori sporgono denuncia

L'ospedale 'Buccheri La Ferla' (archivio)

Il racconto della madre a LiveSicilia. I problemi subito dopo il parto: "Andava tutto bene. I medici dicono che potrebbe non farcela". La nota dell'ospedale.

PALERMO- Nove mesi di attesa. Poi, arriva poi il momento in cui finalmente stai per vedere in faccia il tuo bambino, o la tua bambina, e lì i giorni, o le ore, che ti separano dal parto diventano interminabili. È così per ogni donna in dolce attesa, è stato così anche per una giovane mamma che ha partorito la piccola C. lo scorso 16 marzo al ‘Buccheri La Ferla’ di Palermo. Un parto programmato, perché la bimba era troppo piccola, alla nascita. Così i ginecologi privati che hanno seguito la gravidanza hanno ritenuto opportuno indirizzarla verso un ospedale pubblico in cui fosse disponibile la terapia intensiva neonatale.

“Già il venerdì precedente alla data del parto – racconta la mamma a LiveSicilia – ero stata visitata al ‘Buccheri’, avevo fatto sia il tracciato che l’ecografia e tutto andava bene, come nei nove mesi precedenti. Sono tornata a casa e sono rientrata in ospedale soltanto lunedì 16, alle 7.30, per il parto cesareo. Dal momento in cui sono entrata in sala parto, non ricordo praticamente nulla. Come per il primo parto, mi sono sottoposta all’anestesia epidurale, ma a differenza del primo caso, mi sono addormentata e non ricordo più niente. Secondo i medici è stata la tensione a farmi crollare”.

Come da prassi in caso di parto cesareo, la mamma è sola in sala parto, mentre il marito aspetta dietro la porta. Lui sarà chiamato soltanto dopo, quando la bambina è già stata trasportata in neonatologia. “Mio marito ricorda chiaramente – racconta ancora lei – il momento in cui ha visto per la prima volta la nostra bambina. Gli hanno detto che c’era qualche problema perché era andata in anossia e lo hanno accompagnato in neonatologia, ma lui è certo che quando l’ha vista non era ancora intubata”.

Da allora, la piccola C. è attaccata alle macchine e non ha mai imparato a respirare da sola. “Sta molto male” racconta ancora la mamma, con un filo di voce. “I medici – aggiunge – ci dicono che probabilmente non ce la farà”. I genitori della bambina hanno sporto denuncia ieri sera. “Potrei andare a trovare mia figlia sia al mattino che nel pomeriggio, negli orari programmati – conclude la voce all’altro capo del telefono -, ma non le nascondo che passo in ospedale molto meno tempo. Mi fa troppo male vederla così”.

Dal ‘Buccheri La Ferla’, intanto, si precisa in una nota che “la piccola è nata il 16 marzo 2015 da parto cesareo in precesarizzata, nel corso della trentanovesima settimana di gravidanza seguita da altra struttura. Alla nascita il peso era di 1.680 gr, basso per l’epoca gestazionale. Le condizioni della neonata, hanno reso necessario l’immediato  ricovero in Terapia Intensiva Neonatale, ove è tutt’ora degente, in condizioni stazionarie”.


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