Sindoni: "Arbitri, errori clamorosi | Siciliani, riempiamo il PalaIlio" - Live Sicilia

Sindoni: “Arbitri, errori clamorosi | Siciliani, riempiamo il PalaIlio”

Intervista esclusiva al direttore sportivo dell'Upea Capo d'Orlando, in vista del trasloco della squadra a Trapani per le sfide contro Reggio Emilia (in programma sabato) e Brindisi. Si parla anche delle topiche arbitrali viste contro Pesaro e Sassari, e dei volti nuovi McGee e Campbell.

basket - l'intervista
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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Grinta, rabbia ma soprattutto grande voglia di allestire un grande spettacolo. Così l’Upea Capo d’Orlando si prepara alla “trasferta” a Trapani, città che ospiterà le prossime due gare interne dei paladini, in primis quella di sabato sera contro Reggio Emilia. In esclusiva per Live Sicilia Sport, il direttore sportivo biancoblu ci ha svelato dov’è nata la scelta di virare verso il PalaIlio per i match contro gli emiliani e contro Brindisi, in programma tra due settimane: “Abbiamo vagliato tutte quelle che erano le possibilità – ha esordito Sindoni – . È stato abbastanza semplice scegliere Trapani, sia perchè i rapporti con la società sono sempre stati ottimi, sia perchè ci abbiamo giocato nel recente passato. Campi omologabili per la serie A in Sicilia ce ne sono pochi, perciò la decisione è stata abbastanza semplice, e poi a Trapani ci sentiamo a casa. Abbiamo ricevuto un’accoglienza incredibile, anche se il dato non positivo riguarda il fatto che la distanza da Capo d’Orlando non è di poco conto. Stiamo lavorando per fare in modo che il fattore negativo della squalifica del campo diventi l’occasione per tirare fuori uno spettacolo, e speriamo di continuare a lavorare bene per avere una cornice di pubblico importante. Questa è un’occasione per consentire ad altri ragazzi di vedere la serie A. Trapani è situata nella punta occidentale della Sicilia, pertanto non permette a tutti gli abitanti dell’isola di andare alla partita: le province di Trapani e Palermo, e parte di quella di Agrigento sono aiutate in questo senso, ma così si ‘brucia’ la possibilità di accogliere una fetta importante di pubblico da Siracusa, da Ragusa e da Catania. Noi comunque stiamo provando a coinvolgere quanti più club possibili della Sicilia occidentale, sia a livello giovanile che semi-professionistico”.

L’acquisto dei tagliandi sembra procedere in maniera particolarmente positiva, sia da parte dei cittadini di Capo d’Orlando che, soprattutto, da chi potrà assistere a un match di serie A a pochi chilometri di distanza: “Abbiamo ricevuto tantissime richieste dalla provincia di Trapani, con le iniziative che stiamo proponendo per le altre realtà cestistiche della regione stiamo avendo degli ottimi riscontri. Anche da Capo d’Orlando so che partiranno tanti pullman sabato pomeriggio, e una parte non la possiamo riscontrare per fortuna: essendo una partita in casa, gli abbonati hanno accesso libero e per questo motivo alcuni di loro non interagiscono direttamente con noi, ma sappiamo per certo che si recheranno a Trapani per assistere all’incontro”.

L’Upea Capo d’Orlando tornerà al PalaFantozzi tra quasi un mese, quando arriverà l’Olimpia Milano. Una situazione che fa sorridere Sindoni, il quale la vede in questo modo: “Dietro al poco piacere che abbiamo provato nel vedere il campo squalificato, ancor di più per due turni, si cela una sceneggiatura interessante. Fa sorridere che il nostro ritorno a casa coincida con la sfida a Milano, che sarà soprattutto l’ennesima festa del basket e dello sport, non solo orlandino, ma anche siciliano. Speriamo di poter centrare qualche punto nel frattempo, così da poter affrontare la partita con l’atteggiamento giusto e con la leggerezza che aiuta ad affrontare incontri del genere. Io spero che sarà anzi la terza festa siciliana dopo le due di Trapani, sarà il suggello giusto a tutto questo e giocare bene davanti a un PalaFantozzi sold out sarà la ciliegina sulla torta sulla nostra stagione”.

Milano potrebbe arrivare a Capo d’Orlando per affrontare un’Upea praticamente salva, anche se Sindoni continua a procedere con i piedi di piombo: “Centrando una delle ultime vittorie, in particolare con Pesaro, oggi saremmo salvi al 99,9%, perchè anche perdendo tutte le gare successive nessuno ci avrebbe potuto superare. Oggi, numericamente abbiamo ancora tanta strada da fare, ma io faccio un’altra valutazione: la squadra che è in grado di vincere ad Avellino e Caserta, e di sfiorare la vittoria a Sassari giocando una bella pallacanestro, nelle prossime 7 gare qualcuna la vince. Considerato che abbiamo la possibilità di fare tanti punti, e che abbiamo 7 lunghezze di distacco su Caserta, possiamo dire che la salvezza è ancora alla nostra portata. Poi i playoff distano solo quattro punti, ma visto il nostro calendario e la situazione degli scontri diretti pensarci sarebbe quasi assurdo. Vincendo contro Pesaro e Sassari ci affacceremmo alla gara di sabato dall’ottavo posto: probabilmente sarebbe stato troppo, ma sicuramente non avremmo rubato niente”.

Intanto sabato in Sicilia arriverà Reggio Emilia, e un altro grande rammarico per l’Upea di Sindoni riguarda il fatto di non poter ospitare nuovamente al PalaFantozzi Drake Diener, una delle stelle della magica stagione 2007/2008: “Ne parlavo stamattina, passando dagli spogliatoi del PalaFantozzi e guardando le gigantografie dei nostri giocatori più forti nella storia. Uno di questi era Drake Diener, e passando davanti alla sua foto pensavo al fatto che non sarebbe tornato qui da avversario. Mi dispiace, perchè lui è stato importante per noi e viceversa. Noi lo pescammo a Castelletto Ticino in A2. Capo d’Orlando era stata importante per lui, poi era anche tornato per disputare una stagione che non abbiamo mai giocato (quella preceduta dalla cancellazione del club, ndr). È rimasto nel cuore di tutti, pur non giocando tantissime partite in casa visto che fu ceduto a Siena a stagione in corso, ma soprattutto perchè partecipò a una stagione magica. Il momento del suo ritorno a Capo ci mancherà, speriamo di poterlo accogliere tra un anno”.

Si parla degli arbitraggi pessimi, con cui l’Orlandina ha dovuto interfacciarsi nelle sfide contro Pesaro e Sassari. A dieci giorni di distanza dalle decisioni infelici di Paternicò e colleghi, abbiamo chiesto a Sindoni qual è il suo stato d’animo, e quello dei suoi conterranei: “La vivo male, e vedo la gente viverla male. Ci sto male. Ho visto persone piangere, altri chiedere alla famiglia di abbandonare tutto perchè così non ha più senso. Ci allontaniamo dalla partita e quindi c’è maggiore freddezza, ma per noi la partita contro Pesaro è stata uno scippo. Il nostro club, nei giorni successivi, è stato molto aggressivo: abbiamo pubblicato la Top 5 degli errori e le immagini dell’invasione di campo, ma non volevamo giustificare l’accaduto, nè piangere e pensare a qualche complotto. Volevamo far passare pochi e semplici messaggi, come un arbitraggio inadatto alla serie A e condizionato dalla presenza sugli spalti dell’osservatore arbitrale Facchini. L’Orlandina Basket ora è costretta a giocare altrove per una responsabilità oggettiva. Poche persone sono entrate sul campo per rispondere a un giocatore di Pesaro che ha fatto il gesto dell’ombrello, e non per minacciare gli arbitri. Viste le accuse, siamo stati costretti a difenderci, anche per provare a ridurre la squalifica e commutare poi lo stop di un turno in multa, e giocare in casa. Poi i media nazionali abbiano strumentalizzato in maniera eccessiva il nostro comportamento, facendo passare Capo d’Orlando come un posto in cui non viene accettato il verdetto del campo, e persino l’uso dell’istant replay, quando abbiamo accertato che Paternicò era andato a visionare quale giocatore di Pesaro abbia subito il fallo, e non a vedere se il fallo era avvenuto prima o dopo la sirena, come è stato scritto. Non capisco questa eccessiva protezione nei confronti della classe arbitrale, avrei gradito che la Lega e la Federazione avessero ammesso gli errori arbitrali nei nostri confronti, e invece oggi qualcuno potrebbe fantasticare su improponibili giochi di potere sulla volontà di non avere squadre siciliane in serie A”.

Intanto a Capo d’Orlando si sono registrate delle belle novità, come l’impatto avuto dai due volti nuovi Tyrus McGee e Folarin Campbell: “McGee è un ragazzo giovane sia cestisticamente che nell’approccio alla vita, ha avuto subito un grande impatto contro Caserta, ma considerata la difficoltà della serie A lui non riuscirà sempre a realizzare 14 punti nei primi due quarti. Sicuramente si tratta di un ragazzo di valore, proveniente dal campionato tedesco che sta affiancando quello italiano sotto vari aspetti, il suo arrivo è stato un rischio abbastanza controllato, tra l’altro non ci dava problemi sul piano del ritmo partita, e poi è una bella persona, quindi spero che resti con noi anche l’anno prossimo. Per Campbell il discorso è diverso, visto che conosce bene la serie A ma i suoi problemi derivano dall’infortunio patito alla spalla. Lo ha superato brillantemente, ma il suo ritmo partita è sicuramente meno buono di altri anche se sono sicuro che nel corso delle settimane potrà darci un contributo ancora superiore, lo vedo al lavoro in palestra e sta acquisendo un’autonomia sempre maggiore”.

Due giocatori che hanno preso il posto, nelle rotazioni di Giulio Griccioli, di Freeman e di Burgess, tagliato quest’oggi. Sindoni ce ne ha parlato così: “Burgess è stato tagliato in totale autonomia, visto che abbiamo deciso di privarci di un giocatore che non ci stava dando ciò che gli chiedevamo, sia in campo che fuori. Anche a livello di condivisione, di coinvolgimento nel gruppo non stava rispondendo alle nostre esigenze. Il caso Freeman è diverso, lui era il nostro miglior marcatore ma anche il nostro faro offensivo. Dopo una serie di sconfitte, Roma ha deciso di puntare su di lui per sostituire Triche, e noi ci siamo immaginati come potesse essere l’Orlandina senza Freeman con le opportunità dal mercato. Appena ci siamo resi conto di poter arrivare a Campbell, abbiamo deciso di accettare. Oggi si legge di un Freeman come principale responsabile di quel momento di crisi, ma io non la vedo così, visto che un club di Eurocup è venuto a offrirci un buy-out per acquistarlo, e non succede tutti i giorni. E poi Freeman ha lasciato la squadra con 12 punti in classifica e in ottima posizione di classifica”.

Infine, Sindoni prova a lanciare un appello a chi non si è ancora deciso ad acquistare un tagliando per assistere alla sfida contro Reggio Emilia: “Io penso che una partita di serie A rappresenti una grande occasione per divertirsi, la pallacanestro è uno sport che ti affascina, ti prende e non ti lascia più. Poi la sfida contro un’ottima squadra come Reggio Emilia sia sinonimo di un grande spettacolo. E poi questa squadra sta sempre più rispecchiando quello che è l’orgoglio di tutti i siciliani: per quello che l’Orlandina ha subìto, quello che ci è stato dato è un po’ meno di quanto abbiamo meritato. Ma oggi senza rabbia, senza rancore ma con grande entusiasmo dobbiamo far vedere com’è la Sicilia: è un posto civile, un posto che ama la pallacanestro e soprattutto ha un cuore grandissimo. Quindi, secondo me, mixare l’aspetto emozionale e quello dell’intrattenimento rende Orlandina-Reggio Emilia e Orlandina-Brindisi degli eventi immancabili. Sono convinto che chi verrà al PalaIlio non dimenticherà facilmente quello che vedrà. Non sarà un evento degli Harlem Globetrotters, in cui vieni, ti diverti e te ne vai. Si vedranno dei grandi campioni dei grandi campioni che saranno disponibili e ben contenti di buttarsi sul pavimento per recuperare un singolo pallone”.


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