Lungomare, prosciolto D'Urso |Rinviato a giudizio Indovina - Live Sicilia

Lungomare, prosciolto D’Urso |Rinviato a giudizio Indovina

TUTTI I PARTICOLARI

l'udienza preliminare
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CATANIA- L’imprenditore Alessandro Indovina è stato rinviato a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio, è l’unico imputato del processo per l’appalto del nuovo lungomare da realizzare in project financing: tutti i funzionari comunali sono stati prosciolti. E adesso quest’ipotesi della magistratura dovrà essere vagliata in dibattimento. E potrebbe non essere semplice, visto che Indovina, estraneo all’amministrazione, avrebbe posto in essere un abuso d’ufficio, praticamente da solo.

Il caso dell’affidamento in project financing del lungomare è stato sollevato dal Qds nel 2007, sono insorte le associazioni ambientaliste e l’onorevole Orazio Licandro. Inizialmente era stata archiviata la posizione dell’architetto Marina Galeazzi, accogliendo le argomentazioni predisposte dal legale Tommaso Tamburino, oggi è arrivato il proscioglimento di Tuccio D’Urso, direttore dell’Ufficio speciale emergenza traffico, che ha bandito l’appalto pubblico per il lungomare e, alla fine, sarà solo l’imprenditore a dover rispondere di abuso d’ufficio, senza il concorso con alcun funzionario.

Il procedimento penale si interseca con la recente sentenza del Tar che ha annullato la procedura facendo venir meno la possibilità di realizzazione dell’appalto. E’ qui che l’esito del procedimento penale assume rilevanza. L’Immobiliare Alcalà ha annunciato, attraverso il legale Giuffrè, su Livesicilia, l’intenzione di chiedere i danni al Comune per la mancata stipulazione del contratto dopo l’aggiudicazione della gara pubblica. Richiesta che ha un valore anche alla luce dell’opposizione fatta da Bianco all’opera. L’amministrazione che aveva appaltato la viabilità di scorrimento è la stessa (giuridicamente) che oggi ha fatto ricorso al Tar e ottenuto il blocco. Se il procedimento penale dovesse concludersi dichiarando illegale l’appalto, la richiesta di risarcimento danni dell’impresa difficilmente potrà essere accolta. Diversamente, Giuffrè ha annunciato che inizierà una causa civile con il Comune e la viabilità, a quel punto, potrebbe diventare una nuova San Berillo.

 

 

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