CATANIA – Michele Riccio torna al Palazzo di Giustizia di Catania. Uno dei teste chiave del processo per l’omicidio di Luigi Ilardo che vede alla sbarra i vertici di Cosa Nostra, Giuseppe Madonia, Maurizio Zuccaro, Enzo Santapaola e Benedetto Cocimano ha risposto alle domande dei difensori degli imputati. Si è svolto ieri, infatti, il contro esame dell’ex colonnello dei Ros che gestiva la collaborazione di Gino Ilardo, ammazzato nel 1996, con la Polizia Giudiziaria.
Molti i dettagli e i particolari su cui si sono concentrati: chiarimenti in merito a quanto detto da Riccio nella scorsa udienza che si celebra davanti alla Corte d’Assise presieduta da Rosaro Cuteri. Si è parlato dell’entourage di Berlusconi, degli omicidi e degli attentati che avrebbero “la mano dei servizi deviati dello Stato”, di quel “faccia di mostro”, di quel “triunvirato del potere della mafia catanese”. Oltre quattro ore di interrogatorio che riassumono i contenuti dell’informativa Grande Oriente. Il pm Pasquale Pacifico ha chiesto nuovamente ai giudici al termine dell’udienza l’acquisizione di questa informativa, ma la Corte vista l’opposizione dei difensori, si è riservata di decidere.
