CATANIA – Una delegazione del comitato “Per l’Opedale di Paternò”, questa mattina, ha partecipato all’incontro con il Direttore generale dell’Asp 3 di Catania, Ida Grossi. Il Direttore generale ha confermato di voler impegnarsi affinché entro la fine del mese comincino i lavori per il Centro Trasfusionale da ultimare entro il 30 giugno. Allo stesso tempo è stato promesso che inizieranno anche i lavori per il piano sottostante e quello superiore in modo da recuperare almeno venti posti letto dove poter allocare i reparti di Medicina e Neurologia. L’Ortopedia, è stato garantito, non subirà riduzione di posti letto. Entro il 12 aprile la direzione generale ha assicurato che preparerà un documento dettagliato nel quale verranno messi nero su bianco gli impegni presi che verranno illustrati due giorni dopo in conferenza stampa.
Tuttavia, il resoconto di un incontro complessivamente positivo non, può far passare in secondo piano, quelle che sono le ferite aperte del Santissimo Salvatore: dal blocco dei lavori di messa in sicurezza (sui quali seguiamo l’evolversi del percorso giudiziario) fino alla chiusura del Punto nascite sul quale ancora nessuno ha spiegato come fosse l’unico presidio in zona davvero sicuro per le gestanti ed i neonati. Il Comitato costituito dalle associazioni della città e da liberi cittadini continuerà a restare vigile su una vicenda di inaccettabile ingiustizia tutt’altro che chiusa. La politica sanitaria deve andare incontro alle esigenze del territorio e non esserne ostacolo. Com’è accaduto finora.
All’incontro di stamane erano presenti oltre a Orazio Lopis (a nome del Comitato) anche il direttore sanitario dell’Asp Franco Luca e quello del Santissimo Salvatore Salvo Calì; il primo cittadino, Mauro Mangano, il vice Carmelo Palumbo, il presidente del consiglio Laura Bottino.
