Il Palermo a Pasqua non risorge | Girone di ritorno da retrocessione - Live Sicilia

Il Palermo a Pasqua non risorge | Girone di ritorno da retrocessione

Nelle ultime sei gare si sono inceppati alcuni meccanismi del giocattolo sapientemente costruito da Iachini. La matematica boccia il rendimento di Dybala e compagni dopo il giro di boa. Non convince la scelta di continuare a insistere su Barreto, ma sarebbe fuori luogo parlare di allarme rosso.

palermo-milan: il commento
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PALERMO – Una Pasqua dal retrogusto amaro in casa Palermo. Non tanto per questioni di classifica, la salvezza infatti è oramai da considerarsi acquisita anche per demerito delle squadre in fondo al gruppo, quanto per una striscia di risultati negativi che rischia di tramutare in un’agonia il finale di stagione. Dopo il successo conquistato ai danni del Napoli nel giorno di san Valentino, i rosanero hanno smarrito il feeling con i tre punti, inanellando una serie di prestazioni opache figlie di un rendimento in campo tutt’altro che esaltante.

Nelle ultime sei gare, la formazione di Iachini è riuscita a ottenere il misero bottino di due pareggi contro Empoli e Cesena. Per il resto soltanto sconfitte, a cominciare dall’impegno contro la Lazio all’”Olimpico”, ultima occasione in cui il Palermo è riuscito a segnare su azione. L’imbattibilità dei portieri avversari è stata infranta contro il Milan dal dischetto, e sia contro i biancocelesti che al cospetto dei rossoneri ad andare a segno è stato il solo Dybala. Un dato preoccupante anche in funzione del prossimo campionato, quando il folletto argentino non sarà più un giocatore vincolato al club di viale del Fante.

La matematica boccia i rosanero anche su un altro versante, quello del rendimento nel girone di ritorno: escludendo per le note questioni societarie il Parma, comunque capace di ottenere tre punti e con ancora due gare da recuperare, il Palermo si piazza al terz’ultimo posto in compagnia del Verona con nove lunghezze guadagnate rispetto al dato conclusivo al giro di boa, con due affermazioni, tre pari e cinque ko. Alle spalle dei rosa solo Cagliari e Atalanta, rispettivamente con cinque e sei punti conquistati in dieci partite. Numeri da zona retrocessione che non possono passare inosservati.

Al di là delle statistiche, sono altri gli aspetti che cominciano a fare storcere il naso ai più scettici: in primis, la scelta di continuare a dare fiducia a Barreto, le cui prestazioni sono evidentemente condizionate dall’imminente scadenza del contratto e dallo strappo con la tifoseria figlio della decisione di non proseguire il rapporto con la società presieduta da Zamparini. Complice l’infortunio rimediato con il Milan, la cui entità è ancora da valutare, non è da escludere che quella contro i rossoneri possa essere stata l’ultima apparizione del paraguaiano con la casacca rosanero.

Sarebbe prematuro e ingeneroso parlare di allarme rosso, ma i primi ingranaggi del giocattolo costruito da Iachini si sono inceppati. Al tecnico ascolano il compito di trovare la soluzione e ripartire verso un ultimo scorcio di torneo lontano da evitabili perturbazioni. Negli ultimi giorni allenatore e patron si sarebbero riavvicinati, gettando le basi per un prolungamento di un matrimonio sin qui ricco di soddisfazioni e record. Mandare all’aria tutto, a questo punto, sarebbe un peccato veniale. La Pasqua è giunta, per la resurrezione del Palermo bisogna ancora attendere.


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