Ustica Lines contro la Regione | "Stop ai collegamenti con le Egadi" - Live Sicilia

Ustica Lines contro la Regione | “Stop ai collegamenti con le Egadi”

L'azienda: "L'ente da oltre un anno non onora gli impegni economici assunti". La replica: "Abbiamo già pagato il 50% di quanto dovuto".

il caso
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PALERMO – Dal 12 aprile Ustica Lines sospenderà i collegamenti via mare con le isole Egadi ed Eolie. Lo fa sapere la stessa compagnia, motivando la scelta con “continue e gravissime inadempienze della Regione Siciliana, che non solo da oltre un anno non onora gli impegni economici assunti, ma, pur di non pagare quanto dovuto, ha addirittura deciso illegittimamente di avviare le procedure di annullamento del bando di gara emanato un anno fa ed aggiudicato definitivamente all’Ustica Lines”. La società, che da 21 anni garantisce il collegamento con le isole minori, dice di essere “consapevole dei gravi disagi che subiranno le comunità isolane” e parla di “pesantissime ripercussioni sul piano occupazionale”.

E in una nota sottolinea che “da oltre un anno assicura i servizi di collegamento con le Egadi e le Eolie su richiesta della Regione Siciliana, che, a seguito dell’indizione di bando di gara, ha affidato il servizio con ordinanze di esecuzione anticipata, nelle more della stipula del contratto”. Per la Regione è davvero inspiegabile l’atteggiamento della compagnia. “Hanno presentato un decreto ingiuntivo contro il quale l’avvocatura ha presentato ricorso – dice Fulvio Bellomo dirigente dell’assessorato regionale ai Trasporti -. Nonostante ciò abbiamo pagato il 50% già giovedì scorso alla Ustica Lines. Abbiamo già allertato i prefetti di Messina e Trapani perché i collegamenti serviti dalla Ustica Lines sono un pubblico servizio e non possono essere interrotti”.

La ventilata soppressione dei collegamenti con le Egadi e le Eolie da parte della società Ustica Lines – dopo che la Regione oltre a non stipulare il contratto ha manifestato l’intenzione di annullare la gara esperita lo scorso anno in quanto la ritiene illegittima – mette a rischio 350 posti di lavoro. Oggi il presidente Vittorio Morace e l’avvocato Franco Campo (legale della società), in una conferenza stampa hanno spiegato che si tratta di una decisione sofferta ma irrinunciabile. “I biglietti – ha detto Morace – coprono appena il 25, 26% dei costi di gestione; se dovessi continuare il servizio senza il sostegno della Regione non avrei più neppure l’appoggio delle banche”. Morace ha smentito di aver ricevuto un indennizzo del 50% da parte della Regione per il servizio assicurato nell’ultimo anno. Intanto, il presidente del consiglio comunale di Favignana, Ignazio Galuppo, ha deciso di trattare l’argomento nella seduta di domani e chiedere al sindaco e alla giunta di adottare ogni azione utile a scongiurare che i collegamenti siano sospesi dal 12 aprile, come annunciato dalla compagnia di navigazione.

“E’ una vicenda che ha dell’incredibile. Non è possibile infatti che la massima istituzione regionale che ha il dovere di assicurare collegamenti efficaci e veloci con le proprie isole minori costringa la compagnia a sospendere i collegamenti poiché il servizio non viene retribuito e addirittura arrivi anche ad ipotizzare l’annullamento del bando di gara regolarmente assegnato nel 2014″. Lo dicono i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti siciliane Franco Spanò, Amedeo Benigno e Agostino Falanga, che hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della Ustica Lines, le cui corse tra l’Isola e Palermo sono a rischio dal prossimo 12 aprile. I sindacati sottolineano “gli enormi disagi che deriveranno, dalla situazione che si è creata, sia per le popolazioni interessate che per i lavoratori con centinaia di posti di lavoro messi a repentaglio tra diretto e indotto”. Filt, Fit e Uilt chiedono “un urgente incontro con il presidente Crocetta, con l’assessore Pizzo e con i prefetti dei territori interessati per fare chiarezza sulla vicenda e ripristinare condizioni di legalità e legittimità”.


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