Dieci anni di Orlandina Basket | Nel 2005 la prima promozione in A - Live Sicilia

Dieci anni di Orlandina Basket | Nel 2005 la prima promozione in A

Il 14 aprile del 2005 la formazione paladina, con la schiacciante vittoria contro Ferrara, ottenne il pass per il massimo campionato. Un decennio straordinario con l'arrivo nell'olimpo del basket, la caduta e la lenta risalita fino ad un'altra avventura in serie A.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – L’Upea Capo d’Orlando ha da poche ore celebrato la matematica salvezza nel massimo campionato, ma un e/vento ancor più speciale nella storia del club paladino è avvenuto 3652 giorni fa. Terrel McIntyre, Ryan Hoover, Marco Caprari, Brian Oliver, Rolando Howell, Brian Montonati, Juan Manuel Fabi, Francesco Orsini, Stefano Marisi, Andrea Pilotti, Nicola Bonsignori, Cristiano Grappasonni, Francesco Ferrienti. Alcuni nomi non diranno molto a chi non vive a pane e basket, ma questi nomi e questi cognomi sono scolpiti nel cuore e nel cervello dei 13.000 abitanti della cittadina orlandina, bagnata dal mare e cresciuta con alcuni caratteristici rumori, come quello della palla che rimbalza sul parquet o che accarezza la retina di un canestro, facendo balzare in piedi centinaia di persone e facendo battere all’impazzata altrettanti cuori.

Dieci anni fa l’Orlandina Basket raggiungeva per la prima volta nella storia la promozione nel massimo campionato di basket, con la vittoria al PalaFantozzi, la propria casa, contro la Carife Ferrara. Una delle tante partite vinte dalla formazione paladina con un largo divario. L’85-68 finale diede il via alla festa del popolo dell’Upea, capitanato dal presidente Enzo Sindoni, dal general manager Francesco Venza e dal coach, quel Giovanni Perdichizzi che fu condottiero senza macchia di quell’armata straordinaria, capace di ottenere il visto per la massima serie con quattro giornate di anticipo. Il tutto avvenuto nonostante la presenza di avversarie di spessore, come l’appena rinata Virtus Bologna o Trapani, squadra che ha ospitato l’Orlandina nelle ultime due gare interne di questa stagione, tra cui quella contro Brindisi che ha sancito la matematica salvezza; o ancora le varie Montegranaro, Scafati, Caserta, Rieti e persino Sassari, che dieci anni fa concluse il campionato di Legadue al penultimo posto e ora veleggia al fianco delle corazzate del campionato italiano, come l’Olimpia Milano.

Quella squadra che vinse il campionato con dieci punti di vantaggio sulla Virtus Bologna, ma che due mesi e mezzo prima dello straordinario traguardo fu capace anche di vincere la Coppa Italia, sconfiggendo nella finale del PalaDozza la Rida Scafati allenata da coach Gramenzi. Allora furono Brian Oliver e Rolando Howell a guidare la squadra dello ‘sceriffo’ Perdichizzi, e proprio il pivot americano fu uno dei protagonisrti più importanti della cavalcata dell’Upea, assieme a quel folletto che di nome fa Terrel McIntyre, e che avrebbe incantato le platee continentali negli anni a seguire, fino a diventare uno dei playmaker più amati e apprezzati nell’ultimo decennio. A proposito di Howell, lui sarebbe poi tornato a giocare a Capo d’Orlando nella stagione dei record, la 2007/2008, in cui gli uomini di coach Sacchetti, in primis Drake Diener e Gianmarco Pozzecco, portarono la squadra fino alla Final Eight di Coppa Italia e ai playoff scudetto. Il punto più alto di un decennio straordinario, che oggi può essere finalmente celebrato.


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